Travolto da uno scooter mentre attraversava la strada: è morto così il promoter Vincenzo Spera, fondatore e direttore di DuemilaGrandiEventi. L’incidente è avvenuto ieri sera a Genova in corso Magenta.
Il 69enne, presidente dal 2011 dell’Associazione nazionale dei produttori e organizzatori di spettacoli di musica dal vivo, Assomusica. Dopo l’impatto con il mezzo che lo ha travolto, Spera è stato immediatamente soccorso dai medici del 118 e portato al pronto soccorso dell’Ospedale San Martino in codice rosso.
Era una figura nota nel mondo dell’organizzazione di spettacoli di musica dal vivo, nonché membro del Consiglio superiore dello Spettacolo del ministero dei Beni culturali. Aveva fatto esibire in Italia artisti internazionali come Bowie e i Clash, Guccini, De Gregori e Battiato. E ancora, da Springsteen a Tina Turner, da Miles Davis a Joe Cocker.
Nelle prime ore di questa mattina è avvenuto il decesso. “Vani i tentativi di rianimare il paziente dell’equipe di anestesisti diretta dal dottor Giordano Casalini, che ha constatato il decesso”, è la nota del nosocomio. In gravi condizioni anche il 18enne motociclista, ricoverato all’ospedale Galliera in codice rosso.
Sulla dinamica del sinistro indaga la polizia locale di Genova. Nella notte gli agenti della sezione infortunistica hanno acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza della zona: gli inquirenti vogliono stabilire se l’impatto sia avvenuto sulle strisce pedonali.
Lo scooter del 18enne è stato sequestrato, il giovane rischia una incriminazione per omicidio stradale. Il sindaco di Genova Marco Bucci lo ha ricordato così: “Uomo di spettacolo, musica, arte. Un manager vero che ha saputo imporsi nel suo mondo valorizzando la città nella quale ha trascorso gran parte della sua vita e che ha amato e sostenuto in tanti modi nei suoi diversi incarichi, anche internazionali. Non a caso era stato nominato Ambasciatore di Genova nel mondo. Se Genova negli anni ha ospitato concerti di grandi artisti lo si deve soprattutto alla sua tenacia, capacità e dedizione”.