Solo poche settimane prima di morire, il 14 dicembre 2022, Gianluca Vialli aveva annunciato di rinunciare all’impegno di capo delegazione delle Nazionale italiana di calcio: “Al termine di una lunga e difficoltosa ‘trattativa’ con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri”, aveva spiegato in un comunicato.
“L’obiettivo – proseguiva Vialli – è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio”.
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, aveva commentato così l’annuncio: “Gianluca è un protagonista assoluto della Nazionale italiana e lo sarà anche in futuro. Grazie alla sua straordinaria forza d’animo, all’Azzurro e all’affetto di tutta la famiglia federale sono convinto tornerà presto. Può contare su ognuno di noi, perché siamo una squadra, dentro e fuori dal campo”. I prossimi impegni ufficiali dell’Italia sono in programma a marzo per due match di qualificazione all’Europeo 2024: il 23 a Napoli contro l’Inghilterra, il 26 in trasferta a Malta.
Nel 2017 a Gianluca Vialli — che da tempo vive a Londra — era stato diagnosticato un tumore al pancreas e dopo un periodo più o meno lungo di terapie è tornato con l’amico ed ex compagno di tanti anni alla Samp Roberto Mancini a seguire la Nazionale. Nella memoria di tutti gli appassionati ci sono le istantanee dell’abbraccio con Mancini e gli azzurri a bordo campo quando l’Italia ha vinto gli Europei nel 2021. Il grande campione è morto oggi, 6 gennaio 2023.