“All’andata eravamo stati tutti controllati più volte: misurazione della temperatura, autocertificazione, documento. Sia a Livorno sia al momento dell’arrivo, a Olbia. Invece al ritorno, nonostante tutte le notizie che arrivavano sui positivi dalla Sardegna, non è successo niente di tutto questo”. Giulia (il nome è di fantasia perché la persona chiede di rimanere anonima) è partita con un traghetto della Grimaldi Lines il 23 agosto da Olbia a Livorno. A TPI, che l’ha contattata telefonicamente, racconta il viaggio da incubo che ha vissuto a causa dei mancati controlli e precauzioni anti- Coronavirus, con situazioni che hanno irritato i passeggeri prima, dopo e durante la traversata, perché era come se il Covid-19 non fosse mai esistito.
“Con tutte le notizie che arrivavano sui contagi in Costa Smeralda l’agitazione c’era”, confessa Giulia. “Tanto che – pochi giorni prima della partenza – avevo prenotato una cabina, anche se il viaggio era diurno, proprio per avere meno contatti possibili con sconosciuti. Arrivati in porto ci aspettavamo qualche controllo in più, invece non ci hanno chiesto la carta d’identità all’imbarco, non hanno misurato la temperatura”.
“La Grimaldi ci aveva inviato una mail pochi giorni prima, chiedendo di portare con sé l’autocertificazione Covid. Ma a noi nessuno l’ha chiesta, ce la siamo riportata a casa”, denuncia Giulia. “Le cabine non ci sono state consegnate al momento dell’imbarco, ma solo un’ora dopo la partenza. Abbiamo dovuto aspettare negli spazi comuni. Però su questo ho chiuso un occhio, ho pensato che l’importante era che fossero pulite”.
Ma anche su questo è arrivata una delusione. “La cabina era indecente, non c’era carta igienica, sapone mani o gel detergente”, racconta Giulia. “Ci hanno fatto liberare le cabine due ore prima dell’arrivo. Ma il bello è arrivato al momento dello sbarco a Livorno”.
“Poco prima dell’attracco – è il suo racconto – hanno cominciato a chiamare con gli altoparlanti le persone con la macchina parcheggiata nei box. In pochissimi minuti ci siamo trovati tutti ammassati sul ponte 7 in attesa dello sbarco, che è stato molto lento. Eravamo tutti molto spaventati, senza distanziamento, con il fiato sul collo del vicino, capivamo che questo non era normale”.
La denuncia di Giulia trova conferma in alcune recensioni degli utenti su Tripadvisor, relative anche ad altre tratte. “Preso il traghetto il giorno 23/8. Nessun controllo della temperatura e nessun distanziamento”, scrive un utente. “La sera del 23 e stata trasmessa la partita di calcio e nei salottini era pieno di gente. 0 distanziamento”.
“A parte l’autocertificazione che fanno consegnare al momento dell’imbarco..per il resto misure anti Covid per nulla rispettate”, si legge in un’altra recensione relativa a un viaggio sulla tratta Palermo-Salerno del 21 agosto. “Nessun controllo della temperatura..persone ammassate in ogni dove.. senza alcun tipo di distanziamento…la mascherina sembra un optional..tantissime le persone che non la indossavano,compreso il personale di bordo”.
“Viaggio Palermo/Salerno da incubo, nessun tipo di distanziamento sociale, gente sdraiata ed accampata in ogni dove”, scrive un altro utente. “Nell’andare a prendere l’auto all’arrivo, eravamo tutti in fila stretti come sardine… è stato veramente un viaggio della speranza… vergognoso”.
Giulia sostiene che all’andata i controlli c’erano, come mai le stesse autorità portuali e la compagnia allora si sono comportate diversamente? “Provo rabbia”, dice, “perché per proteggermi non sono andata in posti come il Billionaire (diventato un focolaio Covid negli ultimi giorni, ndr) e poi magari in nave mi trovo di fronte qualcuno che è stato lì e che mi starnutisce in faccia. Questo non dovrebbe accadere”.
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