Verona dà la cittadinanza onoraria a Liliana Segre e intitola una strada ad Almirante
Il Comune di Verona diviso tra due provvedimenti incompatibili: da un lato il rilascio della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, dall’altro la delibera per l’intitolazione di una vita a Giorgio Almirante.
Il gesto della giunta guidata dal centrodestra di Federico Sboarina aveva incontrato il favore di molti cittadini con un applauso unanime alla decisione della città di Verona di concedere la cittadinanza a Liliana Segre.
Il problema è rappresentato dal fatto che, nello stesso giorno dell’approvazione del consiglio – ovvero il 16 gennaio scorso – la maggioranza ha depositato la delibera per l’intitolazione di via Almirante.
Nello stesso giorno dunque si intitolava una strada cittadina al fondatore del Movimento sociale italiano, Giorgio Almirante. “Si premiano le vittime e gli aguzzini”, ha commentato il capogruppo di Verona in Comune e Sinistra in Comune, Michele Bertucco, che aveva presentato la mozione Segre. Verona è città medaglia d’oro della Resistenza.
Un’associazione cittadina, “La città che sale ” ha dichiarato: “Sul piano politico, riteniamo che la proposta d’intitolare una via ad Almirante, in contemporanea al lodevole riconoscimento alla senatrice Segre, esponga l’intera città al ridicolo, oltre che alla indignazione, configurando una sorta di grottesca, anacronistica e strumentale compensazione ideologica – hanno scritto in una nota i rappresentanti dell’associazione.
“Come può la stessa città celebrare, contemporaneamente, la vittima di uno dei più abominevoli regimi politici novecenteschi, quello nazifascista, e intitolare una strada ad uno dei responsabili diretti di quello stesso regime”
Verona, strada intitolata ad Almirante: la reazione della Segre
Quando la senatrice a vita Liliana Segre ha appreso la notizia, ha commentato: “Una via Almirante a Verona? Oh, povera strada! Mi chiedo se sia lo stesso Comune. Le due scelte sono di fatto incompatibili, per storia, per etica e per logica. La città di Verona, democraticamente, faccia una scelta e decida ciò che vuole, ma non può fare due scelte che sono antitetiche l’una all’altra. Questo no, non è possibile!”
A proporre la via ad Almirante è stato il presidente del consiglio comunale e deputato di Fratelli d’Italia, Ciro Maschio, appoggiato da tutto il centrodestra. Tra loro Andrea Baggica, finito un anno fa a processo per avere fatto il saluto romano in consiglio alle esponenti di “Non una di meno”: lui, al momento del sì alla proposta Segre non era in aula.