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    Imbrattata di letame la fontana di Ontani a Vergato. Per il leghista Pillon era una scultura “satanica” | VIDEO

    Vergato fontana Ontani

    Imbrattata di letame la fontana di Ontani a Vergato. Per il leghista Pillon era una scultura "satanica"

    Di Maria Elena Gottarelli
    Pubblicato il 9 Mag. 2019 alle 16:10 Aggiornato il 9 Mag. 2019 alle 16:24

    “Fatti gravissimi, un gesto vile e vigliacco. I danni sono pesanti” sono le parole di condanna di Massimo Gnudi, sindaco Pd di Vergato, paese a sud ovest di Bologna. Il riferimento è agli atti di vandalismo avvenuti durante la notte di mercoledì 8 maggio ai danni della fontana di Luigi Ontani, imbrattata con il letame. La stessa sorte è toccata all’entrata del Museo Ottani, ricoperta di escrementi sempre nella mattina di giovedì. Il responsabile non è ancora stato identificato.

    La scultura rappresenta il corpo di un Fauno che simboleggia il fiume Reno, mentre la testa di un vecchio Tritone spicca dal fondo della vasca abbracciando l’intera opera, a simboleggiare l’Apennino.

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    L’opera d’arte è stata inaugurata un mese fa nella piazza della stazione e, da allora, non ha smesso di suscitare critiche e polemiche da parte di alcuni esponenti di Forza Nuova e di movimenti ultra-cattolici, che vedono nella scultura un richiamo al satanismo. Fra i critici della fontana c’è anche il leghista Simone Pillon (anche presidente del Family Day)  che qualche tempo fa ha detto dell’artista: “È un satanasso”.

    A scandalizzare Pillon e gli ultra-cattolici sarebbe stato il pene eretto del personaggio principale dell’opera (il Fauno), erroneamente identificato con Satana.

    “Macché satanismo, è solo grottesca”, aveva risposto Luigi Ontani.

    “Se succede qualcosa all’opera sapremo chi sono i mandanti”, aveva detto Massimo Gnudi solo due giorni dopo l’inaugurazione. Suo malgrado, si è trovato ad avere ragione.

    L’opera ha provocato un tale dissenso che nella giornata di oggi era previsto l’arrivo nel paese di un esorcista (o presunto tale), Davide Fabbri, anche lui militante di estrema destra.

    Giunto sul posto, l’uomo non ha tuttavia trovato l’accoglienza che immaginava. Mentre lanciava l’acqua santa sulla fontana alcuni abitanti lo hanno preso a male parole, lo hanno spintonato e gli hanno intimato di andarsene. Solo l’intervento dei carabinieri ha scongiurato il degenerare della situazione.

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    Nella giornata di giovedì, a Vergato, è previsto un corteo silenzioso promosso da Gnudi. Il corteo partirà dal palazzo comunale per dirigersi fino alla stazione. “Sarà un corteo silenzioso perché questa è una aggressione che riguarda tutta la comunità al di là degli orientamenti politici e religiosi. Non stiamo difendendo solo l’arte, ma la democrazia“.

    Intanto giovedì mattina sono stati posti dei fiori sul letame davanti al Museo Ontani e sulla porta è stato affisso il cartello: “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior” (celebre frase di Via del Campo di Fabrizio De André).

    Museo Ontani, Vergato, Bologna

    In un post su Facebook, Massimo Gnudi ha definito gli autori dell’atto vandalico dei “delinquenti oscurantisti” e si è augurato che gli inquirenti riescano a individuare il responsabile. “A queste persone rispondiamo che non hanno offeso solo un artista. Hanno offeso un’interà comunità. Ma Vergato non si lascerà intimidire”, ha conclusi Gnudi che ha già ricevuto il sostegno del primo cittadino di Bologna, Virginio Merola.

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