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    Vercelli, drogano la figlia di 13 anni e la costringono a prostituirsi

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 25 Set. 2022 alle 16:45

    I genitori avrebbero costretto la figlia di soli 13 anni ad avere rapporti sessuali con uomini per pochi euro, 20 o a volte 50 euro. Ma per la ragazzina e i suoi fratelli, di 1 e 2 anni, erano c’erano anche maltrattamenti fisici in casa, anche frustate. La storia è emersa dopo l’intervento della Squadra Mobile della Questura di Vercelli, conclusa con l’emissione di 7 misure cautelari.

    La vicenda è raccontata da Infocercelli24.it – “In carcere sono finiti i genitori della ragazzina, due romeni di 39 e 40 anni e due clienti vercellesi con i quali la minorenne veniva regolarmente costretta ad avere rapporti sessuali. Altri due uomini che erano soliti abusare della ragazzina sono finiti ai domiciliari e un ulteriore cliente è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Vercelli. A vario titolo si trovano a rispondere di accuse gravissime: violenza sessuale aggravata su una ragazzina infraquattordicenne, sfruttamento della prostituzione minorile e, i genitori, anche di maltrattamenti in famiglia”.

    A costringerla i suoi genitori. La casa degli orrori si trova a Vercelli, ed i fatti risalgono allo scorso aprile, ma a distanza di mesi, al termine della fase indagatoria, sono state richieste condanne a 12 anni di carcere per i due genitori romeni ed altre sei persone italiane, ritenute dall’accusa responsabili di vari reati, ma soprattutto di aver costretto la tredicenne a «insopportabili violenze e penose condizioni di vita», scrive il pm nell’atto di accusa, come riporta il Corriere Torino.

    Cosi spiega Infovercelli 24: “Due clienti, un 68enne incensurato e un 67enne vercellesi con precedenti per reati sessuali, sono prima stati denunciati per il reato di violenza sessuale aggravata: per cifre irrisorie, 20 o 50 euro, pagate ai genitori, avevano abusato sessualmente della minore. Successivamente i due sono poi stati tratti in arresto e portati in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, su richiesta della Procura della Repubblica di Vercelli.

    La tredicenne non poteva neanche andare a scuola, ma doveva restare in casa, pulirla, occuparsi dei due fratellini di uno e due anni, e poi prostituirsi; se si rifiutava veniva picchiata e sottoposta a violenze fisiche anche con un coltello. La bambina, visitata dai medici, è stata trovata in stato di “trascuratezza sanitaria”, dovuta ai maltrattamenti e “alle penose condizioni di vita”. Tra i clienti abituali un uomo di 68 anni ed un altro anziano con precedenti per reati sessuali, entrambi di Vercelli.

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