Una serie di illeciti sulla vendita dei biglietti per l’ingresso alla Basilica di San Marco (Venezia) sono stati scoperti nel corso di un’indagine della Procuratoria di San Marco. In particolare, secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, è stato scoperto che sei addetti alla biglietteria intascavano parte dei soldi derivanti dalla vendita dei ticket per la Basilica e il Campanile servendosi di un metodo piuttosto semplice: facevano pagare il biglietto intero anche alle categorie beneficiarie di esenzioni, come accompagnatori di disabili e minori, e nonostante prezzi e esenzioni fossero ben in vista all’ingresso della Basilica.
Il confronto con la bigliettazione elettronica ha portato alla luce gli illeciti dei sei dipendenti che sono stati licenziati. “Questa vicenda l’abbiamo affidata a chi di dovere e sono fiducioso che verrà fatta piena luce sull’accaduto”, è il commento del Primo Procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin. “Siamo ovviamente dispiaciuti per l’accaduto. Gli ammanchi sarebbero emersi mettendo a confronto gli ingressi con gli introiti giornalieri, in una stagione, peraltro, che ha segnato una rivoluzione con l’introduzione del biglietto a 3 euro per l’accesso sotto la volta bizantina della chiesa”.