Il corpo era riverso nel vano accessibile dopo aver alzato la rete che regge il materasso. La Procura ha aperto un’inchiesta per ricostruire la dinamica e dei fatti e chiarire le circostanze che hanno portato alla morte della 55enne. La donna, agente di polizia penitenziaria in forza prima al carcere femminile lagunare della Giudecca, poi alla casa circondariale maschile di Santa Maria Maggiore – sempre a Venezia – viveva sola con la figlia che, al momento della tragedia, era fuori casa. Quando è rientrata, poco prima delle 21.30, non ha sentito la risposta della madre al suo saluto e si è messa a cercarla; l’ha trovata immediatamente, a terra, ormai senza vita, in camera da letto.
Come riporta il Corriere, i soccorritori sono arrivati nell’appartamento in pochi minuti ma non hanno potuto fare altro che confermare il decesso e, di conseguenza, avvisare i carabinieri della tragedia. Non è chiaro cosa sia successo, forse la donna si è infilata sotto a prendere qualcosa e il letto si è chiuso sopra di lei, magari colpendola e togliendole il fiato. Un incidente domestico fatale, almeno nell’ipotesi che lunedì era sul tavolo della procura veneziana.