“La materia delle decisioni di fine vita costituisce un terreno delicato e controverso” così la Pontificia Accademia per la Vita commenta il via libera al suicidio assistito ottenuto da Mario (nome di fantasia) questa mattina, con il parere del Comitato etico territorialmente competente, in questo caso dell’Azienda sanitaria delle Marche. Nella nota del Vaticano si legge anche che “La strada più convincente ci sembra quella di un accompagnamento che assuma l’insieme delle molteplici esigenze personali in queste circostanze così difficili. È la logica delle cure palliative, che anche contemplano la possibilità di sospendere tutti i trattamenti che vengano considerati sproporzionati dal paziente, nella relazione che sti stabilisce con l’équipe curante”.
A intervenire sul caso di Mario, con una nota, è anche la Regione Marche che afferma “Sarà il tribunale di Ancona a decidere se il paziente tetraplegico di 43 anni potrà avere diritto al suicidio medicalmente assistito”.