Valentina e gli sputi addosso perché cinese: l’episodio di razzismo in treno
Valentina Wang, una studentessa 19enne di origini cinesi, con cittadinanza italiana, ha denunciato un episodio di razzismo di cui sarebbe rimasta vittima domenica 19 gennaio su un treno regionale, a Mestre.
La ragazza, in un post sul suo profilo Facebook, ha raccontato di essere stata insultata, con frasi razziste e sessiste, e riempita di sputi da un gruppo di giovani bulli – alcuni minorenni – che l’avrebbero presa di mira solo per l’evidenza delle sue origini cinesi.
La giovane, che vive a Badia Polesine (provincia di Rovigo), frequenta l’Università Ca’ Foscari a Venezia. Lo scorso anno, al compimento dei 18 anni, ha ricevuto dal sindaco il certificato con la cittadinanza italiana.
L’episodio razzista, iniziato sulla pensilina della stazione di Mestre, sarebbe poi proseguito a bordo del treno regionale che doveva portare la 19enne a casa.
“Sono tutti saliti sul treno – racconta Valentina – e dopo che è passato il controllore, hanno iniziato ad esagerare, facendomi versi razzisti e sessisti. Allora non ho più tollerato e ho iniziato a rispondere a tono. I ragazzi, probabilmente molto frustrati, hanno iniziato a dirmi “magnamerda tornatene al tuo paese” e altre cose simili che mi stanno facendo venire gli occhi lucidi solo a ricordarle.
Dopo un po’ hanno smesso, ma prima di scendere hanno pensato bene di sputarmi addosso e farmi il dito medio fuori dalla carrozza”. Valentina ha affidato la denuncia dell’aggressione a un post che è diventato subito virale su Facebook.
Nello scompartimento c’era solo un altro ragazzo, che però sarebbe rimasto in disparte. Sull’episodio è intervenuta anche la direzione regionale di Trenitalia, annunciando l’avvio di accertamenti.
Sulla questione è intervenuto il direttore regionale di Trenitalia Veneto, Tiziano Baggio: “Faremo subito degli accertamenti, voglio incontrare la viaggiatrice per darle la nostra solidarietà”.
La polizia ferroviaria sta compiendo accertamenti dopo la denuncia della studentessa e non è escluso che vengano visionate le immagini di sorveglianza girate sul convoglio sul quale viaggiava la giovane, che ha raccontato l’episodio appena rientrata a casa.