Vaiolo delle scimmie: salgono a tre i casi registrati in Italia
Ora non ci sono più dubbi: i casi di vaiolo delle scimmie registrati fino ad ora in Italia sono tre. Lo ha confermato l’assessore alla Sanità della regione Lazio, Alessio D’Amato.
“Ho appena ricevuto notizia dal SERESMI (Servizio Regionale per la Sorveglianza delle Malattie Infettive) che anche gli altri due casi sospetti, correlati al caso zero italiano, sono stati confermati” ha fatto sapere D’Amato attraverso i social.
“Pertanto, salgono a 3 i casi di vaiolo da scimmie tutti presi in carico dall’Istituto Spallanzani. Ho aggiornato il Ministro della Salute Roberto Speranza sull’evoluzione della situazione”.
Nella giornata di ieri, giovedì 19 maggio, era stato accertato il primo caso di contagio: si tratta di un giovane “appena rientrato dalle Canarie” attualmente ricoverato allo Spallanzani in discrete condizioni.
Nel nosocomio della Capitale erano stati posti in isolamento anche altri due uomini, anche loro tornati di recente da un viaggio in Spagna.
I sintomi lasciavano spazio a pochi dubbi, ma i test, i cui risultati sono arrivati nella tarda mattinata di venerdì 20 maggio, hanno confermato le prime impressioni: anche gli altri due uomini hanno contratto il vaiolo delle scimmie.
Tutti e tre i pazienti sono in osservazione allo Spallanzani, ma le loro condizioni non destano preoccupazione. Non hanno bisogno di una terapia, che a dire il vero neanche esiste per questo virus, ad eccezione di alcuni antivirali sperimentali.
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