Identificato il primo caso in Italia di vaiolo delle scimmie: quali sono i sintomi
È stato identificato dall’Istituto Spallanzani di Roma il primo caso in Italia di vaiolo delle scimmie: lo rende noto il nosocomio della Capitale specializzato nella cura delle malattie infettive.
Il paziente risultato positivo al virus è un giovane “appena rientrato dalle Canarie” e si trova in “discrete condizioni”. Il quadro clinico, secondo quanto comunica lo Spallanzani, “è risultato caratteristico e il virus è stato rapidamente identificato con tecniche molecolari e di sequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee. La persona è ricoverata in isolamento in discrete condizioni generali. Sono in corso indagini epidemiologiche e il tracciamento dei contatti, altri due casi sospetti in fase di accertamento”.
Anche l’assessore alla Salute della regione Lazio, Alessio D’Amato, ha fatto sapere attraverso i social di aver “comunicato al ministro Speranza l’isolamento avvenuto all’Istituto Lazzaro Spallanzani del primo caso a livello nazionale del cosiddetto ‘monkey pox’, ‘vaiolo delle scimmie’. Isolato già in precedenza in UK, Spagna e Portogallo. Finora i casi isolati in Europa sono stati una ventina. La situazione è costantemente monitorata”.
“Niente panico, perchè questo è un virus che, a differenza del Covid-19, si trasmette in maniera più difficile. Ma attenzione e capacità di sfruttare quanto abbiamo imparato negli ultimi due anni in tema di igiene pubblica e condivisione delle informazioni” ha dichiarato all’Agi l’infettivologo Matteo Bassetti.
“È giusto vigilare e informare la popolazione – ha aggiunto l’esperto – Questo è un virus che colpiva solo uomini in contatto con le scimmie, ma oggi sembra diffondersi in alcune comunità specifiche e questo è legato, probabilmente, alla modalità di trasmissione e al contatto ravvicinato e prolungato. Bisogna vigilare, perché diffondendosi potrebbe mutare e diventare più contagioso”.
Vaiolo delle scimmie: i sintomi
Il vaiolo delle scimmie è un virus appartenente alla famiglia degli orthopoxvirus e può essere trasmesso per contatto o attraverso droplet, ovvero le goccioline respiratorie che si emettono starnutendo, tossendo o semplicemente parlando.
Il periodo di incubazione è di 6-13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni. La malattia causa febbre, mialgia, linfoadenopatia ed eruzioni cutanea su mani e viso, simili alla varicella. I sintomi, solitamente, scompaiono spontaneamente entro 14-21 giorni dall’inizio della malattia.
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