Vaia (Spallanzani): “Giovani tornano da vacanze e contagiano genitori e nonni”
La grande novità della risalita dei contagi da Coronavirus in Italia nelle ultime settimane è l’età media dei nuovi infetti, decisamente più bassa rispetto alla prima ondata: una notizia che da un lato è incoraggiante, visto che è più difficile che una persona giovane e in salute sviluppi una forma grave della malattia, ma che dall’altro preoccupa circa la possibilità della trasmissione del Covid-19 dai giovani ai più anziani, come genitori e nonni. A lanciare l’allarme in questo senso è stato Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani di Roma, secondo cui ci sono già i primi casi di ragazzi che contagiano i più anziani dopo il ritorno dalle vacanze.
“Sono davvero molto preoccupato. Si iniziano a vedere i primi casi di giovani che contagiano genitori e nonni. In questa fase il rischio si nasconde proprio all’interno della famiglia”, ha dichiarato il medico in un’intervista al Corriere della Sera. Come ormai è risaputo, anche chi è asintomatico (e la gran parte dei nuovi contagiati in questa fase lo è) è in grado di trasmettere il Coronavirus agli altri. In questo modo, dunque, si rischia di diventare un vettore del virus, in modo del tutto involontario, e portarlo tra le mura domestiche dopo averlo contratto altrove, nel periodo di ferie. “Il Coronavirus – ha proseguito Vaia – colpisce tutti, indistintamente, soprattutto i più fragili, o chi soffre di altre patologie. E in questa fase si serve dei ragazzi, specie di quelli che frequentano la movida o che tornano dalle vacanze, e li usa come vettori della malattia”.
Nel frattempo, da oggi all’Istituto Spallanzani inizia la sperimentazione del primo vaccino italiano – messo a punto dall’azienda ReiThera – sui volontari che hanno presentato domanda. Sono in tutto 90 le persone che assumeranno il vaccino in questa prima fase del test, che ha come obiettivo quello di controllare la sicurezza del siero. Se i test verranno superati, le prime immunizzazioni avverranno in primavera. L’azienda ha una capacità produttiva di milioni di dosi e ha annunciato che darà la priorità all’Italia per la distribuzione. “Se tutto andrà per il meglio e termineremo questa sperimentazione entro l’anno, potremmo avere il vaccino entro primavera prossima sulla base commerciale”, ha detto Vaia.
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