Vaccino Covid Italia, oggi le prime dosi
Oggi è il V-day in tutta Europa. In Italia, la professoressa Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore sociosanitario Omar Altobelli sono stati, alle ore 7.20 di questa mattina, i primi in Italia a ricevere il vaccino anti-Covid all’Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani di Roma, uno dei centri di riferimento per le malattie infettive a livello nazionale. Subito dopo è stata iniettata una dose anche a due dottoresse: Alessandra Vergori e Alessandra D’Abramo. Finora, 720 dosi sono arrivate in Campania, 910 in Piemonte, 265 in Friuli Venezia Giulia e 324 fiale al Niguarda di Milano.
Il premier Giuseppe Conte ha espresso la sua fiducia nella scienza, scrivendo su Twitter “Oggi l’Italia si risveglia. È il #VaccineDay, il primo spiraglio di luce. Questa data ci rimarrà per sempre impressa”.
Il viaggio dei vaccini
Il camion frigo che ha trasportato le prime fiale per scatenare la battaglia finale contro la pandemia è arrivato ieri pomeriggio – sabato 26 dicembre – in città, scortato dalle Forze dell’ordine dal Brennero, dove era giunto dal Belgio, fino alla caserma dei Carabinieri di Tor di Quinto. E le 9.750 dosi del vaccino in mattinata sono state portate allo Spallanzani.
Un tragitto di poco più di 12 chilometri attraverso le strade pressoché deserte della Capitale. ‘L’Italia rinasce con un fiore‘ sarà la primula a caratterizzare il design dei padiglioni per le vaccinazioni ed è anche lo slogan scelto dal ministero della Salute.
Le raccomandazioni di Speranza e Arcuri
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha detto che si tratta del “Primo passo, ma la battaglia è lunga. Le zone rosse serviranno”. “Chi è scettico – ha continuato il ministro – non viene dalle caverne, no a insulti e a battaglie ideologiche”. E sulla scuola: “Si riparte il 7 gennaio in presenza al 50 per cento, priorità al tracciamento”.
Mentre il commissario straordinario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, ha spiegato che “l’avvio delle vaccinazioni è uno spiraglio dopo una lunga notte, ma il ‘giorno’ arriverà quando il 70-80 per cento degli italiani sarà stato vaccinato, più autunno che estate. L’immunità di gregge si otterrà quando circa l’80 per cento avrà fatto il vaccino”.
Il V-Day in Ue
La campagna di vaccinazione che punta a mettere fine alla pandemia di Coronavirus e consentire un ritorno alla vita normale interessa tutti gli Stati europei: la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha definito il ‘via’ come “un toccante momento di unità”, ha assicurato che il vaccino Pfizer-BioNTech è stato consegnato a tutti i 27 Paesi membri.
L’Agenzia europea per i medicinali ha approvato il vaccino il 21 dicembre e l’obiettivo è che tutti gli adulti vengano vaccinati entro la fine del 2021. In Europa sono state contagiate 16 milioni di persone e ci sono state più di 336 mila vittime (ed è possibile che i numeri siano ancora maggiori considerato che all’inizio della pandemia i test erano limitati) e in quasi tutti i Paesi sono al momento in atto misure di lockdown più o meno rigide.
Sarà uno sforzo poderoso che metterà in campo sfide logistiche e di sicurezza senza precedenti, complicato dal fatto che da alcune settimane circola nel mondo una variante del virus per la qualche comunque i vaccini sin qui sviluppati dovrebbero funzionare.
L’Unione aveva programmato un lancio coordinato proprio per oggi, battezzato ‘vaccine Day’, ma Ungheria, Germania e Slovacchia non hanno voluto aspettare e hanno iniziato a vaccinare le persone ieri, sabato 26.