Con il V-Day europeo del 27 dicembre, anche in Italia la campagna vaccinale contro il Covid è finalmente partita. Certo ancora sono arrivate poche dosi e dovremmo fare i conti con il virus ancora per parecchi mesi, considerando che l’obiettivo è arrivare all’immunità di gregge per l’autunno 2021. Come ormai abbiamo tutti imparato, per rendere efficace il vaccino è necessario che la stragrande maggioranza della popolazione sia vaccinata, per raggiungere appunto la cosiddetta immunità di gregge.
Eppure in questi primi giorni di campagna vaccinale, più di qualcuno, anche tra gli operatori sanitari, si è detto scettico. Un italiano su quattro, come vi abbiamo raccontato in questo sondaggio, non intende vaccinarsi. Un problema non da poco, considerando che il vaccino anti-Covid non è obbligatorio. Come fare allora? Le ipotesi al momento sono principalmente due. O rendere la vaccinazione obbligatoria, almeno per alcune categorie di lavoratori come medici, infermieri e insegnanti, o la cosiddetta patente di immunità per entrare in luoghi come stadi, cinema, teatri o per viaggiare in aerei e treni.
Se nei prossimi mesi l’adesione da parte degli italiani alla campagna vaccinale sarà considerata insufficiente, rendendo quindi difficile l’immunità di gregge, bisognerà prendere decisioni più drastiche. La prima mossa, come accennato, potrebbe essere l’obbligatorietà del vaccino da inserire come prerequisito nel contratto di alcune categorie di dipendenti pubblici, come medici, infermieri e insegnanti, lavoratori tra i più esposti al rischio contagio.
Ma considerando che i dipendenti pubblici italiani sono tre milioni, l’esecutivo potrebbe optare per altri strumenti. In primis il patentino di immunità, vale a dire un documento o una app, che consentirebbe solo a chi è vaccinato di svolgere alcune attività quotidiane, come ad esempio viaggiare su treni e aerei. Chi ne è in possesso, inoltre, potrebbe avere accesso a luoghi pubblici come cinema e teatri o agli stadi, ancora tristemente vuoti.
Un’ultima ipotesi in campo, sempre con l’obiettivo di raggiungere nei prossimi mesi l’immunità di gregge, è quella dell’obbligo per i lavoratori del settore privato, che sono 15,7 milioni. In questo caso la palla passerebbe alle aziende, alla quali potrebbero arrivare incentivi per favorire la vaccinazione dei lavoratori.
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