Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha assicurato che presto il governo porterà in parlamento il piano nazionale preparato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, “per garantire la sicurezza e la distribuzione del vaccino” contro il Covid-19. In un’intervista a La Stampa il premier ha dichiarato che saranno così pubblici “i criteri e le priorità con cui procederemo alla distribuzione delle dosi. Parallelamente stiamo completando il piano operativo che ci consentirà di distribuirlo in condizioni di piena efficienza e sicurezza”.
Alla stesura del piano per la vaccinazione, che la Commissione europea pretende di ricevere il prima possibile dai governi, sta lavorando in modo riservato un gruppo di lavoro istituito al ministero della Salute. Spetta agli esperti risolvere i problemi logistici legati a questa imponente campagna di vaccinazione, tra cui le modalità di conservazione delle dosi (alcune devono essere conservate a meno 75 gradi), il trasporto in sicurezza e le modalità di distribuzione (qui i nodi da sciogliere).
Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli ha dichiarato ieri in conferenza stampa: “Sul tema della distribuzione del vaccino, legato anche alla catena del freddo necessaria alla sua conservazione, voglio dire in modo molto chiaro che con il ministro della Salute, Aifa, Spallanzani, Iss si è già iniziato largamente a ragionare sulla problematica ed elaborare una strategia per affrontare compiutamente distribuzione e somministrazione del vaccino senza impatti negativi sulla catena di distribuzione, che ha bisogno di temperature particolarmente basse”.
Ma che il piano sia pronto in tempi rapidi rimane ancora tutto da vedere. Secondo quanto riporta un articolo di Giuseppe Colombo e Claudio Paudice pubblicato su Huffington Post, il piano per i vaccini “è ancora tutto da scrivere”. Per il momento, il gruppo di lavoro istituito al ministero con Istituto superiore di sanità, Agenzia italiana del farmaco, Istituto Spallanzani e con il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri avrebbe tenuto una sola riunione di insediamento, lo scorso 3 novembre, sotto il coordinamento di Gianni Rezza, il direttore generale della Prevenzione del ministero.
Una nuova riunione, con il coinvolgimento del ministero dei Trasporti, dovrebbe tenersi oggi, ma non sono stati coinvolti né gli operatori privati della logistica né i gestori delle infrastrutture, in primis degli aeroporti. “Siamo molto preoccupati, è passato già un mese dall’appello della logistica al Governo ma nessuno ci contattato. Non si può pensare di attrezzare una catena del freddo, la cold chain, di questo tipo in poche settimane”, ha detto all’Huffington Post Pierluigi Petrone, presidente di Assoram, la logistica sanitaria e braccio operativo delle aziende farmaceutiche.
Vaccino anti-Covid, il piano tedesco
Mentre il nostro paese arranca, in Germania è già pronto il suo piano per la distribuzione del vaccino, che sarà distribuito su base volontaria e non obbligatoria. Le dosi saranno conservate in un deposito centrale e poi spedite a più di 60 centri regionali, la cui realizzazione è affidata ai Länder, mentre per il trasporto e la consegna sarà impegnato l’esercito.
Sono in fase di sviluppo due app per la gestione della campagna di vaccinazione di massa, inoltre, un database raccoglierà le informazioni essenziali sui vaccinati, come età, sesso e residenza, per poter eventualmente rintracciare e studiare casi di effetti collaterali e per monitorare la quota di chi è già stati immunizzato. L’intera catena di distribuzione è pronta a partire entro poche ore dall’approvazione del vaccino, che potrebbe arrivare a dicembre o, più realisticamente, a gennaio 2021.
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