La campagna per la vaccinazione anti-Covid in Italia procede ormai a passo spedito e, per il commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, l’obiettivo è vaccinare l’80 per cento della popolazione entro la fine di settembre. Con l’aumentare del ritmo di somministrazione delle dosi (arrivato a tre milioni e mezzo di somministrazioni alla settimana) si avvicina il raggiungimento dell’immunità di gregge, ovvero quel fenomeno per cui, una volta raggiunto un livello minimo di copertura vaccinale all’interno della popolazione, si possono considerare al sicuro anche le persone non vaccinate. Ma non sarà lo stesso in tutte le regioni.
Secondo le proiezioni di Lab24 del Sole24Ore, con la velocità dell’ultima settimana ci vorrebbero 89 giorni per coprire il 70 per cento della popolazione a livello nazionale, e il risultato verrebbe raggiunto il 4 settembre. Non tutte le regioni però stanno procedendo allo stesso ritmo. Sei regioni, infatti, potrebbero già raggiungere l’immunità di gregge ad agosto, in piena stagione estiva. Le altre dovrebbero attendere settembre, con l’eccezione della Provincia di Trento, che sarebbe l’unica a slittare a ottobre. Ma vediamo quali sono le regioni più vicine al raggiungimento dell’obiettivo e quali, invece, sono in ritardo. Le proiezioni sono confermate anche da un approfondimento e da un grafico dedicato al tema sul Corriere della Sera di oggi.
Vaccini e immunità di gregge, la classifica delle regioni
In testa alla “classifica” c’è la Campania, che potrebbe raggiungere il risultato dell’immunità di gregge entro il 20 agosto, prima in Italia, grazie a un puntuale approvvigionamento e all’alta adesione, con un tasso di somministrazione che si attesta al 90 per cento. Il 24 agosto sarebbe la data chiave per Lombardia ed Abruzzo, seguite dalla Puglia il 26 agosto, dal Molise il 29 agosto e dal Lazio il 30 agosto.
Il primo settembre anche la Basilicata potrebbe entrare tra le regioni che hanno raggiunto l’immunità di massa. Due giorni dopo toccherebbe al Friuli Venezia Giulia e alla Sicilia e l’indomani alle Marche. Le altre regioni arriverebbero al risultato dopo il 4 settembre, in linea con la media nazionale, e precisamente in quest’ordine: Provincia di Bolzano (9 settembre), Valle d’Aosta (10), Sardegna e Liguria (11), Umbria (12), Toscana (14) Calabria (16), Veneto (20), Emilia Romagna (21), Piemonte (22).
La Provincia di Trento è l’unica in cui l’immunità slitterebbe a ottobre, e precisamente al 4. Il Trentino registra infatti la più bassa percentuale di dosi inoculate ogni 100mila abitanti (-8 per cento rispetto alla media nazionale) e vede ancora una certa diffidenza della popolazione.