Il commissario straordinario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ha annunciato nel corso della trasmissione televisiva Porta a Porta che è stato raggiunto il target di 500mila somministrazioni al giorno di vaccino anti-Covid e che alla fine di maggio sarà possibile eliminare il criterio delle classi d’età e procedere alle vaccinazioni dei lavoratori nelle aziende, quando gli over 65 avranno ricevuto una dose. “La macchina organizzativa è pronta e adesso abbiamo anche la benzina, in settimana arrivate circa 4,5 milioni di fiale”, ha detto il generale.
Immunità al 60% per metà luglio
“Noi consideriamo che per metà luglio saremo al 60 per cento dell’immunità di gregge, quindi il 60 per cento per metà luglio dovrebbe avere avuto la prima e la seconda dose”, ha spiegato Figliuolo. “È già una buona immunità, anche se non arriva a quella auspicata che è dell’80 per cento che noi consideriamo un obiettivo medio da raggiungere a fine settembre, poi vediamo se riusciremo a fare meglio”. Secondo il commissario, con l’immunità al 60 per cento “ritengo che si possa passare un’estate abbastanza tranquilla, fermo restando che bisogna continuare a tenere la mascherina, il distanziamento e il lavaggio delle mani”.
“Via classi età quando in sicurezza over 65”
“Quando avremo messo in sicurezza gli over 65, anche solo con una prima dose, a quel punto si può pensare di dare la possibilità alle aziende di vaccinare il proprio personale e superare il concetto di classe di età“, è l’ipotesi avanzata da Figliuolo. Secondo il generale, questo potrebbe accadere “verso la fine di maggio” anche tenuto conto del fatto che il prossimo mese dovrebbero arrivare complessivamente 17 milioni di dosi.
“Avremo la possibilità di andare in maniera parallela e multipla e vaccinare le classi in età lavorativa in modo da ridare sicurezza anche dal punto di vista economico”, ha dichiarato il generale. Una volta messi in sicurezza gli over 65, ha concluso, si potrà anche passare a vaccinare il personale del comparto turistico. Anche se già attualmente sono in corso interlocuzioni con i presidenti di regione per le isole minori. “Dove ci sono potenziali problemi di cluster o in quelle dove non ci sono presidi sanitari”, ha detto, “si può pensare di agire a tappeto”.
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