L’Italia dal 15 maggio inizierà ad accogliere i cittadini italiani che rientrano dall’estero e i turisti stranieri senza obbligarli alla quarantena. Si parte con i paesi Ue, la Gran Bretagna e Israele, che possono contare su campagna vaccinali già a buon punto.
Il premier Mario Draghi ha annunciato che alla scadenza dell’ordinanza il 15 maggio non sarà più prevista la mini quarantena di 5 giorni con doppio tampone negativo per chi viene o torna in Italia per motivi di turismo dai paesi elencati sopra. Questo perché basterà avere il green pass, ossia il certificato comprovante l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid o il tampone negativo fatto 48 ore prima. Il pass sarà disponibile in formato digitale o cartaceo, sarà valido per tutti i turisti provenienti da Paesi Ue ed extra Ue e anticiperà la versione europea del green pass attesa per giugno.
A decidere la meta per la vacanza sarà una sorta di semaforo messo a punto dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie che dispone di una mappa dei paesi europei identificati con colori dir ischio e aggiornata ogni due settimane. Si diventa “verdi” quando i tassi di test Covid-19 positivi scendono al di sotto del 4%.
Il green pass quindi sarà utile per raggiungere molte destinazioni senza obbligo di quarantena al rientro. Molte sono ancora da decidere ma i primi passaggi riguarderanno la Spagna e la Grecia. A seguire anche alcune regioni del Portogallo. E intanto altri Paesi, come la Germania, l’Ungheria e i Paesi Bassi, stanno valutando una data per accogliere i turisti muniti di green pass.
Meta ambitissima dai viaggiatori di tutto il mondo, soprattutto d’estate, è la Grecia che già adesso accoglie i viaggiatori vaccinati e senza bisogno di isolamento. E così anche l’Islanda dove gli immunizzati contro il Covid-19 (o per vaccino o per guarigione) potranno evitare la quarantena se il risultato di un tampone sarà negativo all’arrivo.
A fare da apripista in Portogallo è la bellissima isola di Madeira, dove i viaggiatori vaccinati non dovranno sottoporsi nemmeno a test Covid. Mentre in Montenegro gli immunizzati contro il Covid-19 possono entrare nel Paese già sette giorni dopo l’assunzione della dose completa (tendenzialmente sono 14).
Anche la Polonia è aperta ai viaggiatori vaccinati e in particolare questi possono evitare la quarantena di 10 giorni, così come accade anche in Slovenia.
In Italia le regole sugli spostamenti da e per l’estero sono contenute nel DPCM 2 marzo 2021, dove troviamo i Paesi divisi per elenchi per i quali sono previste differenti misure. Nell’elenco A ci sono lo Stato del Vaticano e San Marino; nell’elenco B in cui si può andare senza alcuna regola non è compreso nessun Paese, mentre è nell’elenco C che si trovano i Paesi Ue e Schengen in cui si può andare per turismo, quindi senza necessità di motivazione.
In questa lista rientrano: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, Israele.
Per il rientro in Italia da questi Stati bisogna compilare un’autodichiarazione, informare del proprio arrivo il Dipartimento di Prevenzione della ASL competente ed essere muniti di certificazione di tampone molecolare o antigenico negativo effettuato nelle 48 ore antecedenti all’ingresso in Italia. In caso di mancata attestazione, si è sottoposti a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria di 5 giorni, al termine dei quali è obbligatorio effettuare un secondo tampone.
Entro giugno invece il green pass sarà digitale: un Qr code a disposizione attraverso una piattaforma tecnologica europea.
Una volta terminato il soggiorno all’estero, si torna in Italia e grazie al green pass si evita la quarantena di 5 giorni e il tampone. Il green pass infatti funzionerà come l’attuale certificazione verde per muoversi tra regioni di colore diverso: bisogna aver concluso la procedura di vaccinazione, bisogna avere il tampone negativo fatto entro 48 ore prima o la guarigione da Covid-19 certificata.
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