Una violenza in casa scoperta da una maestra. Proprio così: è stato infatti il tempestivo intervento di una insegnante a permettere l’arresto di un uomo di 48 anni colto in flagrante mentre picchiava la moglie: la donna durante una lezione online ha infatti ascoltato urla e rumori provenire dall’appartamento di uno dei suoi studenti che aveva lasciato il microfono aperto e ha così deciso di richiedere l’intervento del 112. I carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato l’uomo lunedì pomeriggio in via Pichi, zona Navigli.
I rumori erano quelli di un pestaggio. Le grida quelle di un marito violento, che stava infierendo sulla moglie e mamma. Sapeva già l’insegnante (di seconda media) e sapeva tutta la scuola che la situazione, in quel nucleo familiare di via Pichi (appartamento Aler regolarmente abitato) a Milano, era fortemente a rischio. E non ci ha pensato due volte, la docente, a chiamare il 112 per evitare che la situazione degenerasse.
Quando, alle 14.30 di lunedì 27 aprile, i carabinieri del Radiomobile hanno bussato alla porta di casa, l’aggressione era ancora in corso. Il marito, un 48enne egiziano con diversi precedenti di polizia, aveva appena mollato l’ennesimo schiaffo alla donna, una 40enne di origini marocchine. Che ai militari ha raccontato il resto: una lunga lista di violenze subite, quasi sempre davanti ai figli, per i motivi più futili e meschini. Erano culminati in una denuncia per maltrattamenti in famiglia formalizzata lo scorso 4 febbraio ai poliziotti del commissariato Ticinese: non c’era flagranza, allora, e l’indagine era ancora in corso. I carabinieri hanno arrestato il 48enne e lo hanno portato a San Vittore. È vero che ci sono molte polemiche attorno alle video-lezioni, ma questa denuncia è stata sicuramente una delle sfaccettatura positive.
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