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    Ue, nuove regole per i tatuaggi: bandite sostanze tossiche

    Credit: Ansa foto
    Di Sofia Gadici
    Pubblicato il 16 Dic. 2021 alle 16:07

    Cambiano le regole per i tatuaggi e per i tatuatori: dal 4 gennaio 2022 entreranno in vigore le norme europee con cui vengono bandite le sostanze tossiche, vengono modificate le etichette e la responsabilità penale cade anche sul tatuatore se utilizza pigmenti vietati o non approvati.

    Le regole diventano quindi più stringenti per i pigmenti e i trucchi permanenti. Le nuove misure da un lato limiteranno la fantasia degli inchiostri, dall’altro, come riporta il quotidiano La Repubblica, renderanno il settore più sicuro e regolamentato.

    Per Marco Manzo, tatuatore romano del Tribal Tattoo Studio e docente nei corsi professionali, “alcune sostanze come il nichel e il cromo potranno essere contenute solo in percentuali minime stabilite dalla Ue. Ma bisognerà avere anche pigmenti privi di queste sostanze che possono scatenare allergie”. Questi “ingredienti” sono ritenuti cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione.

    Non solo, con le nuove regole per i tatuaggi “sarà obbligatorio informare l’utente sui pigmenti utilizzati, le etichette dei pigmenti dovranno essere in lingua italiana e dovranno recare un numero di riferimento unico per l’identificazione del lotto”. Il tatuatore, inoltre dovrà condividere col produttore e con il distributore “le responsabilità anche di carattere penale qualora utilizzi pigmenti vietati o non approvati dai rigidi standard della comunità europea” ha spiegato Marco Manzo.

    Le nuove regole varranno, naturalmente, per gli studi autorizzati. Questo permetterà quindi anche di combattere l’abusivismo, fenomeno molto reale in Italia e non solo. Nel nostro Paese è abilitato a effettuare tatuaggi solo chi è in possesso dell’attestato di frequenza di uno specifico corso di formazione regionale e opera nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari previsti dalle linee guida del ministero della Salute. Nel Lazio, per esempio, prima della pandemia, gli studi autorizzati erano 1350, gli abusivi circa 30 mila.

    Blu e verde

    Dal 2023 le cose potrebbero complicarsi perché due pigmenti, il blu 15 e il verde 7, saranno banditi. “La gamma dei pigmenti – dice Manzo – sarà più limitata e il blu e il verde sono colori importanti perché fungono da basi per altre colorazioni. Questo potrebbe portare all’effetto opposto: una fuga all’estero o dagli abusivi per aggirare lo stop”.

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