In alcune città italiane sono apparse delle gigantografie pubblicitarie che inneggiano a essere “coraggiosi come l’Ucraina”. Si tratterebbe infatti di una campagna motivazionale, con un investimento significativo, promossa dall’associazione brave.ua. Una sorta di un arruolamento morale, un “I want you” dello zio Sam in versione 2.0., come ha fatto notare la giornalista Selvaggia Lucarelli in un editoriale sul quotidiano Domani, che ne ha dato notizia.
Sul sito dell’associazione, già citato da alcune delle principali testate globali come Vice e il New York Times, appare la scritta: “Quando è iniziata la guerra, il mondo ci ha dato tre giorni. Abbiamo dato al mondo la possibilità di vedere cos’è il coraggio ucraino. Gli ucraini sono diventati la nazione più coraggiosa del mondo. Ora ci citano, ci ammirano, si ispirano a noi e ci dedicano una standing ovation. Non solo politici e governi, ma anche la gente comune. Oggi tutta l’umanità sa che il coraggio è essere ucraino”.
Dal sito è inoltre possibile scaricare una serie materiali come il finto passaporto ucraino, loghi per poster e t-shirt con slogan che inneggiano sempre al “coraggio,” e una serie di video patinati che riportano le note immagini della guerra: dalla signora anziana aiutata dal pompiere a lasciare la sua casa in fiamme, alla ragazza con i cani. C’è anche un video chiamato “Molotow”, in cui vengono mostrati gli ingredienti con cui costruire un ordigno incendiario.
I manifesti luminosi di questa imponente campagna globale sono apparsi nelle principali città del mondo: Milano, Roma, Londra, New York, Amsterdam, Washigton, Stoccolma e via dicendo, con lo scopo di promuovere l’affissione di sticker e slogan, organizzare manifestazioni e fare donazioni per sostenere l’Ucraina. Come fa notare la Lucarelli, in un video caricato sul sito ufficiale del governo datato 7 aprile, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dichiara: “Essere coraggiosi è il nostro brand, porteremo il nostro coraggio nel mondo!”
Andando a vedere, il sito è opera della Banda Agency, un’agenzia creativa ucraina con sede a Kiev e a Los Angeles, che aveva già collaborato col governo ucraino in altre campagne. Accanto al logo di Banda appaiono altre agenzie creative rinomate che hanno sostenuto l’operazione, come Dentsu e Publicis.
La mente del progetto sarebbe nientemeno che il vice primo ministro ucraino e ministro della Trasformazion Digitale Mykhailo Fedorov, 31 anni, cresciuto col mito di Elon Musk. In passato Fedorov ha dichiarato di voler rendere il Paese il più grande hub IT in Europa. Il ministro sarebbe anche riuscito a convincere le principali aziende di Silicon Valley a boicottare la Russia e attraverso i suoi canali ha avviato una sorta di talent-scouting digitale, dichiarando di voler creare un “esercito digitale” per “continuare a combattere sul fronte cyber”.
Per ora non è dato sapere con quali fondi, e in un momento come questo, sia stata avviata una campagna così massiccia.
We can’t win the digital war without victories on the actual battlefield. And today Ukraine needs heavy weapons: heavy artillery, heavy armor, air defense systems, and attack aircrafts. Here is the relevant list: https://t.co/fC2e4BnI1D #ArmUkraineNow to win the future then https://t.co/PQhzE8FxLg
— Mykhailo Fedorov (@FedorovMykhailo) April 13, 2022