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    Imprenditore italiano trovato morto nel suo appartamento in Colombia

    Di Simone Ferrari
    Pubblicato il 8 Lug. 2023 alle 07:54 Aggiornato il 8 Lug. 2023 alle 07:56

    L’imprenditore italiano Davide Ritrovato è stato trovato privo di vita nel suo appartamento di Bogotà nella notte di sabato primo luglio, a seguito di un’intossicazione da scopolamina provocata da due donne conosciute nelle ore precedenti alla morte. La ricostruzione dei fatti è al momento al vaglio degli inquirenti della procura colombiana, che ha da subito inquadrato la vicenda come “morte violenta”.

    Originario di Colosimi (Cosenza) e proprietario della celebre attività gastronomica “Il calabrese” a Bogotà, Davide Ritrovato era un punto di riferimento per la comunità italiana in Colombia: amabile, generoso, lavoratore instancabile, riforniva da oltre un decennio numerosi ristoranti di cucina italiana a Bogotà con insaccati, formaggi e altri prodotti tipici calabresi.
    Lo scorso sabato, l’imprenditore stava trascorrendo la serata con un amico che lo visitava dall’Italia. Secondo le prime ricostruzioni, i due avrebbero invitato nella residenza di Ritrovato due donne, conosciute poche ore prima in un locale di Bogotà. Nell’appartamento dell’imprenditore, le due donne avrebbero inserito un ingente quantitativo di scopolamina nelle bevande che i due italiani stavano consumando, nel tentativo di stordirli per derubarli.

    La scopolamina, o ‘burundanga’, è conosciuta in Colombia come “il respiro del diavolo”: un farmaco anticolinergico il cui principio attivo è un alcaloide potenzialmente letale, ricavato dal fiore della Datura Stramonium, che causa alterazione dei sensi e perdita di coscienza. Nelle grandi città colombiane, l’uso della scopolamina a scopo di furto è divenuto frequente: l’ingerimento involontario di quantità modeste del farmaco rende la vittima inerme, come nel caso dei due turisti svizzeri avvelenati e derubati negli stessi giorni in un hotel del centro di Bogotà.

    A seguito dell’assunzione della ‘burundanga’, i due italiani avrebbero immediatamente perso i sensi. Sugli avvenimenti delle ore successive le ricostruzioni sono ancora incerte. Le telecamere di sicurezza dell’edificio mostrano le due donne allontanarsi dal condominio a volto coperto. Poche ore dopo, preoccupato dalle mancate risposte al telefono del padre, il figlio di Ritrovato è giunto nello stabile, dove ha trovato la polizia nell’appartamento.

    I due italiani hanno sofferto una grave intossicazione da scopolamina, che nel caso di Davide Ritrovato è risultata letale. L’amico dell’imprenditore, ancora in stato confusionale, è stato invece dimesso dall’ospedale dopo alcuni giorni di cure.
    La procura colombiana sta provando a ricostruire l’identikit delle colpevoli a partire da alcune telecamere di sicurezza dell’isolato, oltre che da alcuni video inviati dal padre a suo figlio dove apparirebbero i volti delle donne. Secondo le indiscrezioni raccolte, sarebbe soggetta a indagine una cameriera del locale dove i due italiani hanno conosciuto le due donne, in quanto possibile complice.

    Davide Ritrovato si era trasferito a Bogotà oltre dieci anni fa, insieme alla moglie colombiana, da cui aveva poi divorziato. Lascia due figli e numerose amicizie coltivate nel corso della sua nuova vita in America Latina. Oltre allo storico locale di gastronomia nella zona nord della capitale, aveva di recente aperto una nuova attività, la “Divina Salumeria”, con alcuni soci, tra cui il celebre chef italo-colombiano Sergio Martin.

    Denis, ristoratore italiano a Bogotà, lo ricorda così: “L’ho conosciuto diversi anni fa, in una fiera dove mostrava i suoi prodotti. Era conosciuto e benvoluto da tutti qui. Grande lavoratore, generoso, umile. Portava i suoi prodotti ai clienti in bus per tutta la città. Sempre con il sorriso. Una persona d’oro”.

    Nei prossimi giorni è atteso il trasporto della salma in Italia.

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