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    Uccisa dal marito con 15 coltellate, il giallo del braccialetto elettronico: l’allarme è scattato quando era già in casa

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 16 Ott. 2023 alle 13:07 Aggiornato il 16 Ott. 2023 alle 13:09

    Uccisa dal marito con 15 coltellate, il giallo del braccialetto elettronico: l’allarme è scattato quando era già in casa

    Era stato denunciato dopo quasi 20 anni di violenze. Nonostante il divieto di avvicinamento, è riuscito comunque a introdursi nell’abitazione della moglie, uccidendola con 15 coltellate. Un femminicidio, quello di Concetta Marruocco, che ha aperto numerosi interrogativi sulle misure per difendere le vittime di violenza.

    Nel caso dell’infermiera di 53 anni, sarebbe dovuto bastare il braccialetto elettronico per far rispettare il divieto di avvicinamento a meno di 200 metri. Ma l’obbligo non è servito a nulla: dei due dispositivi che avrebbero dovuto avvertire la donna e la figlia di 16 anni se ne sarebbe attivato solo uno, quando l’uomo si era già introdotto in casa. Dopo l’arresto, Franco Panariello indossava ancora il braccialetto alla caviglia. Per gli inquirenti rimangono quindi le ipotesi del guasto o della manomissione.

    “I dispositivi sono stati sequestrati ed attendiamo l’esito degli accertamenti tecnici. Alle forze dell’ordine comunque non è arrivato alcun alert”, hanno dichiarato gli inquirenti, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. “Dobbiamo anche capire la ragione di un divieto di avvicinamento a 200 metri e se quel distanziamento fosse sufficiente a permettere di intervenire in caso di pericolo”, ha sottolineato Monica Garulli, a capo della procura di Ancona.

    L’uomo, entrato nella casa della moglie con una copia delle chiavi, aveva iniziato a picchiare la donna nel 2004, quando “per futili motivi la prendeva per il collo e le sbatteva la testa contro la parete e lei, per sottrarsi, era costretta a fuggire nella caserma dei carabinieri”. Più volte negli, secondo l’ordinanza che vietava l’avvicinamento, “la picchiava in presenza della figlia e di altri familiari”. A inizio 2023 la donna ha trovato il coraggio di denunciare.

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