È stato arrestato meno di un’ora dopo l’incidente il pirata che ha falciato le turiste belghe Wibe Bijls e Jessy Wildeman sulla A24 sabato sera. Le due ragazze venivano dalla provincia di Mannen ed aspettavano questo viaggio a Roma da tanto. I giornali belgi raccontano la vita delle due ragazze che hanno fatto amicizia al liceo alberghiero nelle Fiandre occidentali.
Wibe era orfana di padre e di madre e lascia tre sorelle e un fratello. Quest’ultimo ha detto ai giornalisti disperato: “Aspettava un bambino, era alla sedicesima settimana”. Passava la sua vita tra mille lavoretti tra ristoranti e supermercati. Il viaggio a Roma era un regalo fatto all’amica Jessy da una signora per la quale faceva le pulizie.
Intanto, continuano le indagini per ricostruire la dinamica esatta dell’accaduto. Secondo gli investigatori, l’uomo che ha investito e ucciso le ragazze, un 45enne pregiudicato, potrebbe aver avuto un complice, che lo avrebbe aiutato a scappare subito dopo l’incidente.
“Il fatto che volesse aiutare persone che non conosceva in un Paese straniero dice tutto di mia sorella. Jessy avrebbe aiutato chiunque. E ha davvero attraversato il fuoco per le persone che amava” ha dichiarato a La Repubblica il fratello di Jesy.