Turista francese morto in Cilento, l’autopsia
L’autopsia sul corpo del turista francese morto in Cilento, Simon Gautier, avrebbe chiarito che le cause del decesso sono da attribuire a uno shock emorragico per la rottura dell’arteria femorale. L’autopsia è stata eseguita oggi, 21 agosto, nell’ospedale di Sapri (Salerno). Sono state riscontrate fratture esposte e composte ad entrambi gli arti inferiori e il laceramento di tessuti. L’emorragia avrebbe avuto origine dalla gamba sinistra che presentava rotture dei principali vasi. Gautier, dal momento della caduta, sarebbe rimasto in vita al massimo per 45 minuti.
Il medico legale Adamo Maiese dell’Asl Salerno ha, tra l’altro, accertato che Simon Gautier, cadendo nel dirupo, ha riportato anche danni e traumi importanti alle vertebre. La salma, non appena sarà liberata dall’autorità giudiziaria, sarà trasferita in Francia. Presenti all’autopsia, tra gli altri, il sostituto procuratore di Vallo della Lucania, Antonio Ricci, il legale della famiglia Gautier, Maurizio Sica, e il capitano dei carabinieri, Matteo Calcagnile.
Turista francese disperso e morto in Cilento, la chiamata al 118
A dare l’allarme era stato proprio il giovane, chiamando il 118, verso le nove del mattino di venerdì 9 agosto, giorno in cui è scomparso. Simon, il turista francese morto nel Cilento, aveva chiesto aiuto dicendo di essere ferito alle gambe per essere caduto in un dirupo. Sarebbe morto poco dopo, tanto che il corpo è stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione.
Viveva da due anni in Italia, a Roma, dove conduceva una ricerca per la sua tesi in storia dell’arte. Lo studente era un ambientalista ed escursionista. Il ragazzo parlava bene l’italiano, con inconfondibile pronuncia francese, ma durante l’ultima telefonata al 118 non riesce a spiegare dove si trova esattamente. Riesce a parlare ma è confuso e non si ricorda esattamente da dove è partito.
Le critiche per i soccorsi
Dal giorno in cui, avvisati della sparizione di Simon, sono arrivati in Italia, i familiari e gli amici del turista francese morto nel Cilento, hanno contestato e criticato l’organizzazione messa in campo per le ricerche. “Hanno fatto errori fin dall’inizio, da quando è partita la macchina dei soccorsi”, dicevano all’unisono alcuni di loro, parlando con l’Ansa. “Si poteva e si doveva fare di più e, soprattutto, quello che è stato fatto negli ultimi giorni bisognava farlo fin dal 9 agosto”.
Il 18 agosto, nove giorni dopo la sua ultima chiamata, è stato individuato il corpo del turista francese dagli uomini del soccorso alpino nel comune di san Giovanni a Piro, in provincia di Salerno. Poi i soccorsi hanno recuperato la salma lunedì 19 agosto.