Tula: operaio perde casa, i concittadini gliela ricomprano
C’è una bella storia di solidarietà che arriva dalla Sardegna. Un operaio di 56 anni, Tomasino, perde il lavoro e rischia di perdere anche la casa perché non può più pagare il mutuo. I suoi concittadini, guidati dal sindaco Gino Satta, si attivano e gliela ricomprano.
“È stata una mobilitazione straordinaria – racconta il sindaco. – Noi come amministratori abbiamo cercato, in maniera discreta, di sollevare il problema. Tutti si sono impegnati ed in pochi mesi si è raggiunta la cifra per salvare la casa di Tomasino”.
Tomasino, sposato con due figli, non riusciva più a pagare il mutuo della casa, perché rimasto all’improvviso senza lavoro. Dopo qualche tempo, l’abitazione, frutto di enormi sacrifici, gli viene sequestrata e finisce all’asta. L’uomo, disperato, si rivolge ai servizi sociali del comune.
Il sindaco di Tula, Gino Satta, è uno dei primi a muoversi e si rivolge direttamente ai cittadini e alle associazioni: “Facciamo tutti qualcosa per salvare la casa dell’operaio Tomasino”. La risposta è immediata e commovente: le associazioni, la chiesa e i comitati delle feste si muovono con determinazione nella raccolta dei fondi.
E quando è arrivato il giorno dell’asta, col prezzo fissato a 27 mila euro, i soldi c’erano tutti. Raccolti in tempo record con lotterie, sottoscrizioni e ricavato delle sagre. La casa viene acquista dai concittadini di Tomasino e donata al vecchio proprietario.
Tomasino e la sua famiglia potranno restare tra quelle mura. Hanno lottato tanto per averle e oggi, grazie alla loro comunità, possono ancora chiamarle casa.