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    Calabria: giovane si suicida dopo aver scoperto la truffa dei finti corsi sanitari

    Per partecipare a questi corsi il ragazzo aveva sborsato 2.500 euro e sognava di non essere più disoccupato

    Di Maria Teresa Camarda
    Pubblicato il 23 Ott. 2019 alle 15:48 Aggiornato il 23 Ott. 2019 alle 17:24

    Truffa dei corsi per operatori sanitari: giovane si suicida

    Un ragazzo che aveva partecipato ai corsi finti per operatori sanitari si è suicidato quando si è reso conto di essere stato vittima di una truffa. A rivelarlo è stato il comandante dei Nas di Napoli, Vincenzo Maresca, parlando dell’operazione che questa mattina, 23 ottobre, ha portato in carcere sei persone. “Il giovane, disoccupato da anni – ha aggiunto Maresca – è stato sopraffatto dalla disperazione”.

    Stando alle indagini svolte dal Nas Carabinieri di Cosenza, gli arrestati hanno organizzato numerosi finti corsi di operatore socio sanitario ed operatore socio sanitario con formazione complementare. Sequestrati anche centinaia di titoli di studio ottenuti illegalmente e il sequestro di un’ingente somma di denaro. Per ogni iscritto, gli organizzatori prendevano 2.500 euro.

    Le sei persone finite in manette per la truffa dei corsi sanitari facevano parte di una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di truffa e falso.

    “La misura della custodia cautelare in carcere per le persone coinvolte nell’operazione – ha aggiunto il colonnello Maresca – può sembrare forte, ma noi la riteniamo giusta. Il caso del suicidio del giovane allievo dei corsi, d’altra parte è emblematico della gravità dei fatti”.

    “Stiamo parlando di una persona che, venuta a conoscenza dell’illiceità dell’iniziativa cui aveva partecipato, sborsando 2.500 euro, si è reso conto dell’inutilità dell’impegno che aveva profuso visto che non poteva utilizzare il titolo professionale che aveva acquisito, rivelatosi carta straccia, per uscire dal dramma della disoccupazione che stava vivendo”.

    Sulla vicenda del giovane suicida il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, ha detto che “le indagini sono ancora in corso”. “Stiamo verificando – ha aggiunto – anche l’ipotesi di un’istigazione al suicidio. La morte del giovane risale ad un’epoca antecedente l’avvio delle indagini. Stiamo approfondendo e verificando tutto, comunque”.

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