Trieste, la compagna di uno dei poliziotti uccisi scrive una lettera
“Ti voglio ricordare così amore mio, felice e sorridente. Mi hai cambiato la vita e hai continuato a farlo giorno dopo giorno… Ti hanno portato via da me, ma tu vivi in me, tu sei parte di me! … Avevamo così tanti progetti in serbo per noi, una casa, un figlio e il matrimonio. Ma purtroppo il destino ha deciso così, ciao vita mia…”.
Sono queste le parole con cui Valentina Saponaro ha ricordato su Facebook il fidanzato Matteo Demenego, uno dei due poliziotti uccisi nella sparatoria avvenuta all’interno della Questura di Trieste il 4 ottobre. L’agente aveva appena compiuto 31 anni e insieme alla compagna, 25 anni, aveva grandi progetti per la sua vita.
Nella giornata di ieri era arrivato anche il messaggio di Fabio Domenego, padre della vittima: “Ciao mio eroe. Ora sei il nostro angelo custode”. A perdere la vita anche l’agente Pierluigi Rotta, 34 anni.
La strage sfiorata
La sparatoria di Trieste poteva trasformarsi in una vera e propria strage. Secondo gli inquirenti, “il killer avrebbe potuto uccidere dieci agenti”.
All’incensurato dominicano Alejandro Augusto Stephan Meran, 29 anni, regolarmente in Italia, sono bastati 5 minuti per fare della questura di Trieste il teatro di un far west. Il gip ne ha convalidato il fermo, Alejandro Meran è accusato di duplice omicidio e di 8 tentati omicidi.
Trieste, la fiaccolata per ricordare i poliziotti uccisi
Intanto, dopo la sparatoria, la città si è raccolta nel silenzio. Per la fiaccolata in centro migliaia di persone hanno inondato le strade e la chiesa Beata Vergine del Rosario, dove l’arcivescovo Giampaolo Crepaldi ha officiato la messa in ricordo dei poliziotti rimasti uccisi.
I funerali
Non è stato ancora deciso il luogo in cui si terranno i funerali dei due agenti.
A quanto si apprende, le esequie potrebbero tenersi in forma solenne, martedì prossimo. Si attende in tal senso anche il parere delle famiglie che dovranno decidere il luogo e le modalità dei funerali.