Trieste, automobilista bestemmia per una multa e ne prende un’altra
MULTA BESTEMMIA – Multa dopo multa. Anzi, no. Due multe in contemporanea. È la disavventura di un disattento automobilista di Trieste, sanzionato per aver bestemmiato dopo una prima contravvenzione per divieto di sosta. Con un conto, salato, arrivato a 102 euro.
La vicenda, che viene raccontata dal quotidiano Il Piccolo, ha avuto luogo ieri mattina, venerdì 12 luglio, in piazza della Borsa. L’uomo aveva lasciato la macchina di lavoro in una zona di carico e scarico e siccome le operazioni hanno richiesto più tempo del previsto, un Vigile ha elevato una prima multa.
Quando il proprietario ha scoperto di essere stato sanzionato ha alzato la voce e pronunciato qualche parola di troppo, e durante la discussione accesa è volata anche qualche bestemmia. L’agente non ha potuto far altro che applicare una norma del codice, evidentemente poco applicata, elevando una seconda contravvenzione.
Multa bestemmia, cosa dice il codice civile
Il singolare caso è stato anche raccontato sui social network, con le immancabili battute degli utenti. “Se beccavano me arrivavo a 3mila euro”, ha scritto qualcuno. Di sicuro la multa può arrivare a superare di gran lunga i 102 euro.
Fino al 1999 infatti la bestemmia era un reato penale. Poi c’è stata una depenalizzazione ad illecito amministrativo e secondo l’ultima modifica dell’articolo 724 viene estesa anche a “manifestazioni oltraggiose dei defunti”.
Questo recita il codice: “Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità o i Simboli o le Persone venerati nella religione dello Stato è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 51 euro a 309 euro. La stessa sanzione si applica a chi compie qualsiasi pubblica manifestazione oltraggiosa verso i defunti”.