Trieste: la polizia sgombera il varco 4 del porto, occupato dai manifestanti no green pass
Le forze dell’ordine hanno sgomberato il varco 4 del porto di Trieste, bloccato da venerdì scorso da portuali e manifestanti che contestano l’obbligo del green pass. Stamattina gli agenti in tenuta anti-sommossa hanno disperso i manifestanti che occupavano l’ingresso del varco con lanci d’acqua e lacrimogeni. Dopo l’intervento delle forze dell’ordine, no green pass e lavoratori si sono riuniti in piazza Unità d’Italia per continuare a protestare contro l’obbligo introdotto lo scorso 15 ottobre.
Stamattina, circa trecento manifestanti no-green pass e una trentina di lavoratori avevano accolto l’arrivo delle camionette della polizia seduti per terra, intonando cori e slogan. “Dovete liberare il porto per favore, voglio evitare che vi facciate male”, aveva detto un dirigente della polizia, prima dell’intervento delle forze dell’ordine, che hanno caricato i manifestanti, azionando anche gli idranti. Durante le operazioni di sgombero, un agente è rimasto ferito e alcuni manifestanti hanno accusato malori, mentre diversi occupanti sono stati fermati.
Lo sgombero arriva a tre giorni dall’inizio della mobilitazione che minacciava di bloccare uno dei porti più importanti d’Italia, lanciata con l’entrata in vigore dell’obbligo del green pass per tutti i lavoratori pubblici e privati. Durante il fine settimana, il sindacato che ha promosso la protesta, dichiarata illegittima dalla commissione di garanzia degli scioperi, aveva annunciato la fine del blocco e il ritorno al lavoro dei portuali. Un annuncio fortemente contestato dai manifestanti, che hanno spinto Stefano Puzzer, uno dei leader della protesta, prima a ritrattare e poi ad annunciare le proprie dimissioni. ”È giusto che mi assuma le mie responsabilità“, ha dichiarato in un post su Facebook l’ex portavoce del Coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste (Clpt), che ha preso parte al sit-in e al corteo di stamattina.
Nel fine settimana il presidente dell’Autorità portuale Zeno D’Agostino aveva lanciato un ultimatum chiedendo la fine del blocco. Anche Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto che che il porto chi sta protestando contro la certificazione verde “liberi” il porto.