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    Treviso Antitrust Conference: delineata la road map della concorrenza

    Dati, cittadino lavoratore e sostenibilità i temi discussi dalla comunità Antitrust

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 10 Giu. 2024 alle 12:16 Aggiornato il 10 Giu. 2024 alle 12:37

    Il futuro della crescita economica del nostro Paese ma, più in generale, del mercato europeo passa necessariamente da una più profonda cultura della concorrenza e dal confronto tra regole e interpretazioni date dalle diverse autorità nazionali. In particolare, la digitalizzazione dell’economia, gli effetti sul mercato del lavoro di operazioni di concentrazione, la cannibalizzazione di start up in grado di apportare innovazione realmente distruttive sono tematiche quanto mai attuali su cui il contributo giuridico ed economico risultano sempre più rilevanti. Senza dimenticare che nel grande gioco della concorrenza il cittadino consumatore è al tempo stesso lavoratore e contribuente.

    Questi il tema principale d’indirizzo della due giorni della XVI edizione della Treviso Antitrust Conference, sul tema “Antitrust fra diritto nazionale e diritto dell’Unione Europea”, che si è volta a a Treviso su iniziativa dello studio legale Rucellai & Raffaelli e patrocinato da Fondazione Cassamarca, Confindustria Veneto Est, UAE (Union des Avocats Européens), LIDC (Ligue Internationale du Droit de la Concurrence), AIGI (Associazione Italiana Giuristi di Impresa), ECLA (European Company Lawyers Association), AAI (Associazione Antitrust Italiana) e dal Centro di Eccellenza Jean Monnet dell’Università Statale di Milano.

    L’incontro di Treviso, cui hanno partecipato oltre 50 relatori e oltre 300 tra giuristi, economisti, accademici nazionali e internazionali, ha posto al centro dei lavori l’impatto che le operazioni di concentrazione generano nel mercato del lavoro e la funzione di indirizzo e collaborazione che l’Autorità sta attuando con le imprese in vista di importanti deal.

    I lavori sono stati aperti dal Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, che ha illustrato le sfide e l’azione che l’autorità sta adottando e sono proseguiti con una tavola rotonda e sette sessioni che hanno approfondito diverse tematiche rilevanti e di stretta attualità. Alla tavola rotonda, coordinata da Elisabetta Iossa, Commissario dell’AGCM, e intitolata “Confronto tra autorità: priorità degli interventi di enforcement”, hanno partecipato le figure apicali delle Autorità Garanti di Francia, Austria, Svizzera, Belgio e Romania.

    Tra le sessioni, tutte estremamente partecipate, è risultata di estrema attualità la terza, che ha chiuso i lavori della prima giornata. Intitolata “L’antitrust nell’era digitale”, e coordinata da Alberto Bacchiega, Direttore del Direttorato per le piatteforme digitali presso la DG Competition della Commissione Europea, la sessione ha visto la partecipazione di illustri giuristi tra i quali Gabriella Muscolo, partner dello studio legale Franzosi Dal Negro Setti con Muscolo, che ha tenuto un intervento sul tema “Data privacy e concorrenza: dopo il caso Meta”.

    Enrico Adriano Raffaelli, Founding partner di Rucellai & Raffaelli e Presidente della Competition Law Commission della UAE, nel suo intervento di apertura, ha ricordato, tra l’altro, il ruolo sempre maggiore dell’analisi economica nell’applicazione delle norme antitrust. “Sono anche le crescenti difficoltà derivanti dallo scarso numero di economisti disponibili a svolgere la funzione di CTU e CTP, nei giudizi stand-alone e follow-on per il risarcimento dei danni derivanti da illecito antitrust”.

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