Un ragazzo di 15 anni è morto a Treviglio, in provincia di Bergamo, dopo essere stato investito da un’auto mentre era in sella alla sua bicicletta lungo la strada statale 472. Il giovane è deceduto in ospedale il 9 maggio, quattro giorni dopo l’incidente.
Oggi il sito web del Corriere della Sera ha pubblicato un audio WhastApp registrato dal ragazzo pochi minuti prima di essere travolto.
Nel messaggio, destinato agli amici, il giovane racconta, con tono scherzoso, che in quel momento sta pedalando lungo una strada pericolosa e si augura di non essere investito.
“Sto tornando da Casirate in bici, sono nel tratto più brutto, devo passare in mezzo alla strada, spero che non mi mettano sotto”, dice.
L’incidente è avvenuto poco dopo. Il 15enne è stato subito trasportato d’urgenza in elicottero all’ospedale Niguarda di Milan, dove ha lottato tra la vita e la morte in terapia intensiva per quattro giorni, durante i quali non è stato lasciato un attimo solo dalla sorella e dai genitori.
Il giovane, che studiava in un liceo di Milano, militava in una squadra locale di pallanuoto ed era molto conosciuto a Treviglio.
Al momento dell’incidente stava facendo ritorno a casa. Il sinistro è avvenuto all’ incrocio fra la ex statale 472 e via Lodi.
Secondo le ricostruzioni, il ragazzo avrebbe attraversato la strada in sella alla sua bici senza accorgersi che stava sopraggiungendo un’auto, guidata da un27enne, anche lui di Treviglio.
L’episodio ha scatenato forti polemiche nel bergamasco sulla pericolosità di quel tratto di strada, che nel corso degli anni ha registrat
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