Si dice che i camorristi non possano vivere senza tre cose: soldi, donne e musica neomelodica. La verità è che oggi le mani della criminalità organizzata si allungano anche su altro: lo showbiz. A scoprire il vaso di pandora è Fanpage.it che, con un’inchiesta a più puntate, racconta cosa si nasconde dietro un personaggio tanto amato quanto losco, Tony Colombo, il re del neomelodico.
Protagonista di Camorra Entertainment è anche la moglie di Tony Colombo, Tina Rispoli, vedova di Gaetano Marino, non uno qualunque, ma un boss di Secondigliano ucciso in un agguato di camorra nell’ambito delle faide di Scampia, a Terracina, lontano dai vicoli di Napoli.
Ma partiamo dall’inizio. Tony Colombro è oggi il più acclamato cantante neomelodico a Napoli, ma le sue origini non sono partenopee. Nasce a Ballarò nel 1986, da una famiglia “poverissima”, come dice lui, che subito punta tutto sulla giovane stella della musica. E fa bene, perché a un certo punto, dopo il “battesimo” del grande Mario Merola, che lo chiama sul palco durante una serata e gli dice all’orecchio: “Da oggi ti chiamerai Tony Colombo e farai il cantante”, gli infila 50mila lire in tasca e gli apre le porte del mondo del neomelodico.
Come spiegano gli autori dell’inchiesta, la coppia in questione rappresenta qualcosa di più grande di quello che sembra. Il loro matrimonio trash – andato in onda addirittura su Canale 5 nella trasmissione pomeridiana di Barbara D’Urso – è solo la punta dell’iceberg. In quel momento un evento folkloristico ed estremamente locale arriva sul piccolo schermo di milioni di italiani, che così conoscono il re e la regina del neomelodico.
Fanpage con un lavoro certosino ha ricostruito la rete fitta di relazioni che travalicano il mondo della musica e che vedono l’intrecciarsi di società fantasma e amicizie particolari, che si districano tra la Sicilia di Tony Colombo e la Napoli di Tina Rispoli.
Nel secondo episodio di Camorra Entertainment si spiega bene da dove arriva il patrimonio di lei. Tina Rispoli, infatti, vanta un piccolo impero a Napoli. Secondo gli inquirenti intervistati da Fanpage.it, la vedova Marino, all’indomani della morte violenta del marito non volle giustizia per lui, non fece niente per aiutare le forze dell’ordine nella ricerca della verità su quella morte. Eppure Marino, quel 23 agosto del 2012, fu trucidato con 13 colpi di arma da fuoco sotto i suoi occhi. E, soprattutto, Tina negò di sapere chi fosse davvero l’uomo che aveva sposato: un boss di Secondigliano. Il boss di Secondigliano in quegli anni, colui che gestiva, insieme al fratello Gennaro, la piazza di spaccio delle Case Celesti, una delle più grandi di Napoli.
Dopo la morte del marito, Tina ritrova l’amore nel cantante neomelodico. Diventa una vip e sui social si trasforma in una influencer. Come spiega il “maggiordomo”, uomo vicinissimo a Gaetano Marino, Tina oggi si sta godendo il patrimonio che le ha lasciato il marito. “12, 13 milioni di euro, più oggetti, case, brillanti, orologi. 6, 7 patrimoni ha lasciato a quella donna”.
Una stretta collaboratrice di Tina rivela alla testata giornalistica che Tina possiede anche un impero immobiliare di tutto rispetto. Solo a Secondigliano, sono una decina gli appartamenti intestati alla signora Colombo. “Tina ha 50 appartamenti. Non solo a Napoli, in provincia di Napoli, in Campania”, rivela la fonte. Tutto il patrimonio le è stato lasciato da Gaetano Marino. A Napoli tutti sapevano che era un boss, tranne lei, che nega tutto: “Vivevo con un boss e non lo sapevo”, si legge sulle copertine dei giornali di gossip a cui Tina ha rilasciato interviste una volta vestiti i panni della sua nuova vita.
A svelare cosa si cela dietro il mondo perfetto di Tony e Tina è Tommaso Prestieri, il “boss poeta” vicino al clan dei Di Lauro. Come spiega Prestieri, Tina stessa arriva dallo stesso ambiente del marito defunto: “Figlia di Nicola Rispoli, socio dei Di Lauro, moglie di Gaetano Marino”. Anche gli investigatori di Latina che si sono occupati della morte del marito sostengono che Tina fosse perfettamente a conoscenza di chi fosse il marito.
Dopo la morte di Marino, in qualità di vedova, Tina Rispoli è stata mantenuta dalla camorra, come da prassi. Poi, però, è nato l’amore con il neomelodico. “Ci siamo conosciuti 10 anni fa, a Napoli cominciavo a essere un cantante conosciuto”, dice lui. “A un certo punto mi chiama la sua famiglia per chiedermi di cantare per loro”, continua il cantante. Ma a riprendere le fila del racconto è ancora il “maggiordomo” che svela la verità: “Tony Colombo aveva un debito di 12mila euro con quelli dei palchi. Lui non aveva un soldo e lo volevano picchiare. Questi si rivolsero a Gaetano: ‘Guarda che Tony Colombo ci deve 12mila euro'”.
A quel punto Gaetano Marino fa da intermediario, aiutando direttamente Colombo prestandogli ottomila euro. Tony diventa a quel punto il “menestrello” della famiglia Marino. Nelle intercettazioni si sentono i reggenti dei clan chiedere che lo vogliono alle loro feste. Il primo incontro con Tina Rispoli avviene proprio durante una di quelle feste.
“Da quel momento io non esco più. Tutte le feste che fanno, io non manco mai”, dice lui. Dopo la morte di Gaetano Marino i due iniziano a collaborare, tanto da dare vita alla “CR, Colombo Rispoli Studio”. Sconosciuta al fisco, come pure la loro villa maestosa, intestata, secondo l’inchiesta di Fanpage.it, a un politico di Forza Italia.
Ma Tony non è l’unico neomelodico a ricevere le attenzioni dei camorristi. “Molti la subiscono la camorra, non la sfruttano”, dice ancora il boss Prestieri, che parla di prestiti e usura. I cantanti si fanno prestare i soldi per produrre i dischi, ma poi restano intrappolati nella ragnatela dell’usura.
Ma cosa c’è dietro la relazione di Tony e Tina? Una persona vicina alla coppia spiega che dietro ci sono questioni di soldi. Ma come racconta bene Roberto Saviano, il matrimonio di Tony Colombo e Tina Rispoli segna la pax tra i clan. “Tina Rispoli non è più rappresentante della famiglia Marino – che staccandosi dai Di Lauro aveva dato vita al gruppo degli Scissionisti, ndr – e il suo matrimonio con Tony Colombo diventa il simbolo di una nuova era per Scampia, nella quale Scissionisti e Di Lauro possono tornare di nuovo a essere alleati”.
A quel matrimonio partecipano diversi esponenti della malavita, tra cui i fratelli di Tina, Enzo e Raffaele Rispoli, condannati entrambi per associazione a delinquere di stampo mafioso; Genny Carra, boss del rione Traiano, arrestato per associazione mafiosa all’indomani delle nozze di Tina e Tony. Alla cerimonia non potevano mancare i Di Lauro, che per decenni hanno comandato sulle piazze di spaccio di Scampia.
L’inchiesta di Fanpage.it scoperchia un mondo offuscato dalle luci del palco. Dietro la luce, però, si stende l’ombra scura degli affari illeciti, dei soldi sporchi, del potere sul territorio. Della camorra.