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    È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale

    Il nuovo numero di The Post Internazionale è disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App e da domani, venerdì 26 luglio, in tutte le edicole

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 25 Lug. 2024 alle 17:34 Aggiornato il 25 Lug. 2024 alle 17:46

    È uscito il nuovo numero di The Post InternazionaleIl magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 26 luglio, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio alla cultura con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani.

    Il numero è dedicato in gran parte a un approfondimento delle Olimpiadi di Parigi 2024. La Senna magicamente ripulita. Le banlieue bonificate per “motivi di decoro”. Prezzi alle stelle, grandi opere inutili, l’ombra della corruzione. I Giochi di Parigi 2024 sono l’esempio perfetto di finzione e insostenibilità. E infatti un parigino su due fugge dalla città.

    L’Olimpiade delle banlieue. Studenti e immigrati sfruttati e sfrattati. Lavoratori sottopagati. Senzatetto cacciati per motivi di decoro. Prezzi alle stelle. Gentrificazione dei quartieri popolari. E Grandi opere inutili. Il reportage di TPI dalla capitale francese racconta quanto sono costati e chi ha davvero “pagato” per i Giochi di Parigi 2024.

    Con un’intervista esclusiva al presidente del Coni, Giovanni Malagò, sullo sport che corre e la politica che dorme. “In questi anni abbiamo lavorato molto bene. A Parigi possiamo fare ancora meglio di Tokyo. I ritardi di Milano-Cortina? Non dipendono dal Coni ma da altri soggetti. In 4 anni mi sono dovuto rapportare con 4 diversi governi… C’è troppa incompetenza. Ma chi danneggia il nostro mondo poi alle urne va male. All’Italia serve lo Ius Soli sportivo”.

    Il numero contiene poi anche una vera e propria Guida ai Giochi di Parigi 2024 con una mappa degli impianti e tutte le informazioni utili sulle Olimpiadi. L’inedita cerimonia inaugurale lungo la Senna. Gli atleti russi e bielorussi in gara senza bandiera. Le nuove discipline che strizzano l’occhio ai giovani. Ecco tutto quello che c’è da sapere sui Giochi olimpici al via in Francia.

    Il nostro approfondimento prevede anche uno sguardo sulla possibile tangentopoli olimpica, sui Giochi infatti aleggia l’ombra della corruzione. Conflitti di interesse, spese pazze e appropriazione indebita. Sui vertici del Comitato organizzatore pendono le inchieste. Eppure doveva essere l’edizione meno costosa e più trasparente. Ma con un giro d’affari da 9 miliardi di euro non ci sono leggi né agenzie anti-corruzione che tengano.

    Le Olimpiadi però non sono solo sport ma anche politica. Ecco perché abbiamo voluto capire la Geopolitica dei Giochi. Le guerre in corso in Ucraina e nella Striscia di Gaza rischiano infatti di trasformare anche Parigi 2024 in un altro campo di battaglia tra le grandi potenze.

    Tra le storie che raccontiamo ci siamo poi soffermati sulla vera e propria Internazionale dei Rifugiati. Rappresentano più di 114 milioni di sfollati in tutto il mondo. Provengono da 11 Paesi, gareggiano in 12 discipline e per la prima volta hanno una loro bandiera. Ecco le storie dei 36 atleti “senza patria” ammessi a Parigi 2024.

    Ma poi ci concentriamo anche su altri temi, in particolare sulla resa di Joe Biden. L’analisi di Stefano Mentana allunga lo sguardo fino alle elezioni presidenziali negli Usa e spiega quali sono gli scenari da qui al 5 novembre. La rinuncia del presidente a un secondo mandato è un segnale di chiarezza. L’endorsement alla sua vice Kamala Harris invece potrebbe rivelarsi un gesto di debolezza. Se i democratici non l’avevano scelta, è perché avevano dei dubbi sulla sua candidatura. Ecco cosa può succedere ora.

    Davide Casaleggio poi, autore del nuovo libro “Gli Algoritmi del Potere”, spiega il Potere dell’informazione senza filtri. La storia ci insegna che i movimenti popolari contro lo status quo nascono sempre con l’arrivo sulla scena di nuovi mezzi di comunicazione. La circolazione delle notizie può avere un impatto politico. WikiLeaks lo ha dimostrato. E presto toccherà all’intelligenza artificiale.

    Un altro approfondimento denuncia che Stiamo finendo l’acqua, anche sottoterra. Le piogge che calano. Le temperature
    che aumentano. Lo sfruttamento crescente da parte di agricoltura e industria. Così il 71% delle falde idriche nel sottosuolo si sta prosciugando. Un rischio enorme per la sopravvivenza di molte specie. Inclusa quella umana.

    Gabriele Cruciata, autore del nuovo libro “I Marsigliesi” ripercorre i passi del Clan attivo negli anni Settanta a Roma, una vera e propria Capitale criminale. Nel 1973 non lo sapeva ancora nessuno ma uno squallido bar sulla Portuense stava per diventare un laboratorio del crimine. Così, prima della Banda della Magliana, qualcun altro provò a “prendersi” Roma. TPI pubblica un estratto del nuovo libro che racconta la loro storia.

    Il nostro numero continua con un approfondimento sul mondo dei servizi di posta elettronica: Buon compleanno Gmail! Mi dispiace, ma ti lascio. L’email più popolare del mondo ha compiuto 20 anni nel 2024. Ma c’è chi non ne vuole più sapere. Ma ecco perché (ancora) non esistono alternative valide al servizio di Google che conta 1,2 miliardi di utenti a livello globale.

    Prosegue poi con un’analisi del mondo del marketing social, dove Non ci sono più gli influencer di una volta. Non solo il caso Ferragni. Nel campo del marketing social è in atto una vera rivoluzione. Conta sempre meno avere molti follower e sempre di più saper creare contenuti percepiti come credibili dagli utenti-consumatori.

    Questo e molto altro nel nuovo numero del settimanale The Post Internazionale in edicola da domani e disponibile già da ora nella versione digitale.
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