Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha dato il via al procedimento autorizzativo per la realizzazione dell’Adriatic Link, il nuovo elettrodotto sottomarino che collegherà Abruzzo e Marche. Un miliardo di euro per il nuovo elettrodotto sottomarino di Terna, che in questo modo contribuirà in maniera determinante a unire il centro-nord e il centro-sud.
La realizzazione dell’infrastruttura coinvolgerà circa 120 imprese tra dirette e indotto. L’opera consentirà di incrementare di circa 1000 Megawatt la capacità di scambio tra le zone Centro-Sud e Centro-Nord del Paese, aumentando la sicurezza, l’efficienza e la resilienza dell’intera rete elettrica di trasmissione nazionale, anche considerato che le Marche rappresentano una delle regioni a maggiore intensità industriale in Italia.
L’elettrodotto “invisibile”, lungo complessivamente circa 250 km, sarà costituito da due cavi sottomarini di circa 210 km e due cavi terrestri di circa 40 km. Le due stazioni di conversione saranno realizzate nelle vicinanze delle rispettive stazioni elettriche esistenti di Cepagatti, in provincia di Pescara, e di Fano per le Marche, e avranno un impatto sul territorio molto ridotto.
“L’avvio dell’iter autorizzativo dell’Adriatic Link da parte del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è un altro passo fondamentale per il processo di transizione energetica in atto”, ha commentato Stefano Donnarumma, ad di Terna, che ha specificato come è previsto che l’opera “entri in piena operatività entro il 2028”. Con il suo miliardo di euro di investimenti previsti, l’Adriatic Link è uno dei progetti più rilevanti del piano industriale di Terna, secondo solo al Tyrrhenian Link, il cavo da 3,7 miliardi che unirà la Sardegna alla Sicilia e quest’ultima alla Campania.