Tabaccaio spara ladro Ivrea | Autopsia | Legittima difesa | Ivrea | Pavone Canavese
Tabaccaio spara ladro Ivrea – Il tabaccaio di Ivrea, Marcellino Iachi Bonvin, che ha sparato e ucciso un ladro datosi alla fuga avrebbe aperto il fuoco dal balcone della sua abitazione: questo quanto emerso dai risultati dell’autopsia eseguita a Strambino dal medico legale Roberto Testi.
Ion Stavila, moldavo di 24 anni, è stato quindi colpito alle spalle mentre si trovava sul marciapiede di via Torino, a pochi metri dalla tabaccheria Winner Point.
I risultati delle analisi sono particolarmente importanti perché mettono in crisi la versione della moglie del tabaccaio, che ha raccontato di una colluttazione tra il marito e i ladri prima degli spari.
Legittima difesa | Ipotesi sempre più remota
L’ipotesi più probabile al momento è che il tabaccaio abbia vuotato il caricatore senza mai scendere in cortile, restando sul balcone della sua abitazione.
Adesso gli inquirenti sono alla ricerca del proiettile che ha trapassato il corpo del ragazzo ucciso e che potrebbe essere finito nei campi e nei giardini vicino alla casa del tabaccaio: la ferita trovato sul petto di Stavila infatti non era un foro di entrata bensì di uscita del colpo.
Il tabaccaio per ora non ha rilasciato commenti in merito al risultato delle analisi ed è in attesa del prossimo interrogatorio con il procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando, che sta vagliano l’ipotesi di eccesso colposo di legittima difesa.
Intanto la Procura ha rilasciato il nulla osta per il funerale di Stavila: la sorella che lavora come badante in Puglia è arrivata per riconoscere ufficialmente il corpo.
Tabaccaio Ivrea Salvini
Sulla vicenda si era espresso il leader della Lega e fautore della nuova legge sulla legittima difesa: “Attendendo rispettosamente le comunicazioni della procura di Ivrea, quello che so è che si tratta di un commerciante 67enne incensurato, persona perbene, che deteneva legalmente un’arma, che è stato vittima di 5, 6, 7, 8 precedenti furti e rapine, che stanotte si è svegliato, si è ritenuto in difficoltà, aggredito, ha sparato. Purtroppo qualcuno è morto: però se invece di fare il rapinatore questa persona avesse fatto un mestiere onesto, oggi staremmo parlando di altro”.