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    Stupro di Capodanno, le intercettazioni shock: “Ce semo divertiti”, “Colpa della famiglia di lei”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 20 Gen. 2022 alle 14:35

    Repubblica riporta alcuni stralci delle intercettazioni dei ragazzi indagati nell’inchiesta su uno stupro di gruppo avvenuto la notte di Capodanno 2021 in una villa a Primavalle, Roma. Dalle telefonate intercettate sembra che i giovani, tutti minorenni, non provino alcun rimorso per i fatti di cui sono accusati, anzi, trovino nei genitori la complicità per sentirsi sollevati da ogni responsabilità.

    Il minore indagato viene ascoltato mentre dice alla mamma: “Stavamo io e lei dentro a ‘n bagno e ba… uno pure se fosse…me voi beve (mi vuoi arrestare ndr)? Ecco, famme una multa e beveme (arrestatami) perché stavo a un altro Comune e perché ho portato l’alcolici che so minorenne…e stupefacenti”.

    Tanto per prendere le distanze dall’accusa di stupro di gruppo e, secondo gli inquirenti, confermando invece che in quattro hanno abusato contemporaneamente della 17enne. Del resto per il minore la colpa è della vittima. Lo stesso dice sempre alla madre: “Giuro che io vado a … pjo sta p… de merda e gli sparo in faccia”, riporta Repubblica.

    E ancora il padre di uno dei ragazzi viene invece intercettato mentre dice al figlio: “Quel tizio che s’è comportato male o annate a pià a casa”. Lui, giustificando le false dichiarazioni ai carabinieri: “Se po fa, ma io ho fatto pure pe non creà problemi al Quartaccio eh”.
    Colpa della vittima pure per Nardinocchi. Viena ascoltato dagli investigatori mentre dice: “Capito che te vojo dì? Cioè, tu manni tu fija a sedici anni co’ lockdown, oltretutto che n’ abiti manco qua a na festa, e poi er giorno dopo te sveji (svegli) e denunci? Ma che sei infame? Cioè così sei popo un vile, un verme, un miserabile”.

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