Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Stupro di Capodanno a Firenze, le nuove chat: “Portate preservativi e roba buona”

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 14 Lug. 2023 alle 16:56

    Sei adolescenti sono accusati di stupro. I fatti riguardano le violenze di Capodanno a Firenze. In tutto in una casa erano presenti diciassette giovanissimi, tra loro due ragazze di 12 anni riprese durante la violenza con i telefoni. L’inchiesta è partita dalla denuncia di una madre che ha visto le immagini che rimbalzavano da un cellulare all’altro. “Che cosa sono queste immagini?”, ha chiesto al figlio. E così si è scoperto il vaso di Pandora.

    Altri tre adolescenti sono accusati di aver divulgato le immagini via WhatsApp. E altri 15 per aver fatto diventare virali le immagini. Dalle chat, spiega Repubblica, si evidenzia la volontà dei ragazzini di passare una serata tra sesso e droga. Le due 12enni erano stordite da marijuana e alcool. Ricordiamo che in caso di sesso tra minori, l’età del consenso è fissata a 13 anni. Per questo è scattata l’accusa di violenza sessuale.

    Siamo al 31 dicembre 2021, in provincia di Firenze. Una ventina di ragazzi si danno appuntamento a casa di un 14enne. Vogliono festeggiare il Capodanno. Le intenzioni sono chiare. “Chi porta i preservativi?”, scrive uno in chat. “Alcol e fumo? Ce n’è quanto volete”, replica un altro. La festa va proprio secondo questi piani, con la presenza delle due 12enni.

    Il padrone di casa avrebbe chiesto alle due di non rivelare la loro età. Si girano video e presto arrivano a tanti ragazzini che li fanno girare. Nei filmati si sentono voci in sottofondo che con accento toscano incitano a compiere atti sessuali. Così gli indagati sono stati identificati e i loro cellulari sequestrati. Sono state ascoltate in forma protetta le ragazze che hanno partecipato alla festa, mentre le 12enni sono state ascoltate nel corso di un incidente probatorio.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version