Cartelli con impressi i volti di Giorgia Meloni e di Mario Draghi dati alle fiamme in piazza Duomo a Milano da un corteo di studenti che manifestava contro il nuovo esecutivo e contro l’alternanza scuola-lavoro. I giovani, accorsi dalle scuole del capoluogo lombardo, hanno intonato cori come “Chi non salta la Meloni è” e tra gli slogan esposti su striscioni e manifesti si legge: “Fascisti al governo; morti e sfruttamento in alternanza; repressione e carovita. Non stare a guardare: ribelliamoci!”, oppure “Colpirne uno, colpirli tutti”, abbinati ai volti di Matteo Salvini, Enrico Letta e del sindaco della città, Giuseppe Sala. Gli studenti si erano dati appuntamento questa mattina in Largo Cairoli, di fronte al Castello Sforzesco, ma già nei giorni scorsi erano comparsi diversi messaggi di fronte agli ingressi di diversi istituti – tra i quali Varalli, Agnesi, Tito Livio e Tenca – in avvicinamento alla mobilitazione “Non è un paese per giovani” convocata dalla Rete Studenti Milano. Durante il tragitto che li ha portati in Piazza Fontana, i ragazzi in corteo hanno osservato un minuto di silenzio, sedendosi a terra, per ricordare Giuseppe Lenoci, Lorenzo Parelli e Giuliano De Seta, tre studenti morti durante l’alternanza scuola-lavoro.
Studenti in piazza a Milano, al corteo contro il governo bruciate le foto di Meloni e Draghi
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