La procura di Como ha proceduto alla citazione diretta a giudizio nei confronti di una serie di commentatori della pagina Facebook “Olindo Romano e Rosa Bazzi innocente” nonché dell’amministratore del gruppo Paola Pagliari.
A seguito di alcuni servizi tv e di articoli sul caso Erba in cui, tra le altre cose, veniva adombrato il sospetto di un coinvolgimento nella strage da parte dei fratelli Pietro e Beppe Castagna nonché del loro defunto padre Carlo, i due fratelli avevano sporto numerose denunce.
Tredici le persone citate in giudizio tra la Lombardia, il Lazio e la Basilicata per aver diffamato a vario titolo i Castagna. In particolare, l’amministratrice del gruppo aveva scritto dell’appena defunto Carlo Castagna (il quale perdonò gli assassini della moglie, della figlia e del nipote, oltre che della vicina di casa) che “ha perdonato in tutta fretta per tappare la bocca a tutti”.
A titolo di esempio, un altro utente, Maurizio C., aveva scritto che “È morto l’unico che doveva dire la verità”, Luigi R.: “Troppe chiacchiere su questo bauscia: resta in putrefazione”. Marco G.: “Si è portato la verità nella tomba, altrimenti doveva fare il nome dei figli”.
Il pubblico ministero ha quindi richiesto per l’amministratrice della pagina “Olindo Romano e Rosa Bazzi innocente” 9 mesi di pena ridotti di due mesi, 6 mesi per altri due commentatori e ha proposto per altri 10 commentatori 2.100 euro di sanzione.