La statua dedicata a Indro Montanelli, situata nei giardini omonimi di via Palestro in centro a Milano, è stata imbrattata con della vernice rossa e sulla base è comparsa la scritta “razzista, stupratore”. Sul caso la procura di Milano ha aperto un’inchiesta coordinata dal pm Alberto Nobili. Le indagini puntano ad alcuni ambienti vicini ai collettivi studenteschi. Gli investigatori stanno acquisendo tutti i filmati registrati dalle telecamere presenti in zona. Sono stati utilizzati almeno quattro barattoli di vernice rossa, fatti colare da ignoti sul capo dell’effigie del giornalista e poi abbandonati sul posto da ignoti.
Il gesto è stato condannato all’unanimità da tutte le forze politiche. Per Alessandro Albanese, vicesindaco di Cerano – in provincia di Novara – però, il gesto va punito in modo esemplare, addirittura con delle “sane manganellate”. Albanese, eletto in una lista di Centrodestra, non ha dubbi su come debbano essere trattati quei ragazzi che hanno imbrattato la statua di Indro Montanelli nei giardini di Porta Venezia Milano. Lo scrive in modo inequivocabile in risposta a un tweet pubblicato da Guido Crosetto sul suo profilo social.
“Quelli che hanno imbrattato la statua di Indro Montanelli a Milano andrebbero individuati e rieducati con sane manganellate!”, scrive il vicesindaco che rincara la dose afferma lo stesso concetto anche in risposta a un utente:
Negli ultimi giorni erano scoppiate numerose polemiche contro il fondatore de “il Giornale” per la sua relazione in Etiopia con una ragazzina di 12 anni durante la guerra coloniale degli anni Trenta. I Sentinelli avevano chiesto la rimozione della statua, sull‘onda delle proteste avvenute in tutto il mondo in seguito alla morte di George Floyd. Non è la prima volta che la statua di Indro Montanelli viene imbrattata.
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