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    Sparatoria a Trieste, la madre del killer: “La sera prima non riusciva a dormire, sentiva delle voci”

    Foto: ANSA / Andrea Pierini

    Il racconto della donna: "Cercavo di calmarlo dicendogli di stare tranquillo, che sarebbe passato"

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 5 Ott. 2019 alle 12:38 Aggiornato il 5 Ott. 2019 alle 13:36

     

    Sparatoria Trieste, madre del killer

    Continuano ad emergere nuovi particolari sulla sparatoria di ieri pomeriggio, venerdì 4 ottobre, a Trieste, in cui hanno perso la vita due poliziotti: anche la madre di Alejandro Augusto Stephan Meran, l’uomo che ha ucciso gli agenti in Questura, si trovava sul posto quando è stato compiuto il delitto.

    “Non ho fatto in tempo a uscire dalla macchina, perché sentivo gli spari e mi dicevano di mettermi giù. Sentivo mio figlio che urlava e vedevo la polizia e le sirene e sentivo gli spari”, ha detto la donna.

    Poi, a chi le ha chiesto se ha visto suo figlio all’esterno della Questura mentre sparava, la donna ha risposto: “Ho visto mio figlio, ma mi dicevano di stare giù…”. Infine ha rivolto un appello: “Voglio vedere mio figlio”.

    La madre del 29enne accusato del duplice omicidio ha detto anche che la sera prima della sparatoria il giovane le diceva che “non riusciva a dormire”. “Sentiva delle voci, che lo stavano perseguitando e lo volevano ammazzare. Cercavo di calmarlo dicendogli di stare tranquillo, di dormire e che sarebbe passato. E mi diceva: mamma non senti la voce? Non lo vedi? Mi vuole uccidere”, ha raccontato la donna. La madre ha anche sottolineato che il ragazzo “ha problemi psichici ed era in cura in Germania prima che arrivassimo in Italia”.

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