Sparatoria a Trieste: chi sono gli aggressori dei due poliziotti
I due aggressori che hanno provocato la sparatoria del 4 ottobre 2019 a Trieste si chiamano Alejandro Augusto e Carlysle Stephan Meran, 29 e 32 anni.
Secondo le dichiarazioni della portavoce della Questura Martina Cannella sarebbero stranieri, e fonti di agenzia confermano che fossero di origine dominicane.
I due erano fratelli ed erano stati condotti in Questura con una volante nel pomeriggio, perché sospettati di aver rubato uno scooter durante la mattinata. Una volta in Questura Alejandro chiede di andare in bagno e gli agenti lo scortano fino alla porta, è a quel punto che il 29enne avrebbe sfilato la pistola a un agente e avrebbe iniziato a sparare contro i due poliziotti che si trovavano vicino.
Dopo aver sparato Alejandro ha cercato di chiamare il fratello che era intanto fuggito nei sotterranei, e si è dato alla fuga. Appena uscito dall’edificio ha ferito un altro poliziotto di guardia all’ingresso ma gli agenti della mobile all’esterno gli hanno sparato, bloccandolo prima che riuscisse a scappare.
Secondo alcune fonti di agenzia Alejandro soffriva di problemi psichici. Dopo il fermo il pm ha interrogato sia lui che il fratello Carlysle. La città e l’intera questura sono sconvolti da quanto accaduto. I due agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego erano entrambi trentenni e sono stati uccisi a bruciapelo senza avere il tempo di reagire.
Il sindaco Roberto Di Piazza ha dichiarato il lutto cittadino e in serata a Trieste arriverà anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese.
Sergio Mattarella ha parlato di “barbara uccisione”, esprimendo “solidale vicinanza, rinnovando i sentimenti di considerazione e riconoscenza per il quotidiano impegno degli operatori della Polizia al servizio dei cittadini”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha espresso parole di cordoglio: “Questa tragedia ferisce lo Stato”, ha dichiarato.
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