L’uomo ferito alla testa nella mattina di venerdì 12 aprile, durante un agguato in via Cadore, a Milano, non aveva con sé i documenti. Gli investigatori, però, sono riusciti a risalire al suo nome e alle sue generalità grazie alla targa dell’auto su cui stava viaggiando.
Si chiama Enzo Anghinelli, ha 46 anni e nel suo passato ha avuto diversi precedenti per spaccio di droga. L’uomo era fermo con la sua automobile, una Ford nera, davanti a un semaforo. Quando due persone a bordo di uno scooter lo hanno affiancato, aprendo il fuoco su di lui. Uno dei proiettili lo ha colpito alla testa.
Gli investigatori sul posto hanno iniziato subito a lavorare per ricostruire quanto accaduto. Ma soprattutto per cercare di far luce sul possibile movente di quello che sembra a tutti gli effetti un regolamento di conti.
Le indagini si sono concentrate sul passato di Anghinelli ed è qui che gli agenti hanno trovato diversi elementi sospetti. Il suo passato nel mondo dello spaccio di droga è diventata la pista principale.
Nel 2007, infatti, l’uomo coinvolto nella sparatoria di Milano era stato uno dei bersagli di una maxi operazione dei carabinieri, volta a fermare il traffico di cocaina nelle discoteche di corso Como, soprattutto nel periodo natalizio.
In quell’occasione, infatti, Anghinelli venne arrestato insieme ad altre due persone. L’uomo stava cercando di scappare da un autonoleggio, che gli inquirenti ritenevano essere la base della banda della droga, a bordo di un’automobile. Quando vide gli agenti, cerco di buttare due pacchetti di droga da un chilo ciascuno, ma invano.
Nel 2012, il nome di Anghinelli entrò anche in un’indagine dei carabinieri di Milano che portò a 45 arresti. L’accusa, ancora una volta, era spaccio di droga. La banda, infatti, venne accusata a vario titolo di importare cocaina dal Sudamerica. In quell’occasione, le forze dell’ordine sequestrarono ben 75 chili di cocaina, 200 grammi di hashish, due pistole e 400mila euro in contanti.
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