Raffica d’insulti e minacce social al sindaco di Aversa per non aver chiuso le scuole
Oggi, martedì 5 novembre, le scuole di Napoli, Benevento e Castellammare di Stabia resteranno chiuse per via dell’allerta meteo in Campania, dove i sindaci hanno firmato l’ordinanza che dispone lo stop alle lezioni, valida in alcuni comuni fino al 6 novembre: ma non in quello di Aversa, dove il sindaco ha deciso di lasciare le scuole aperte, esponendosi così a una raffica di minacce sui social da parte degli studenti.
Il primo cittadino, Alfonso Golia, ha spiegato che l’allerta meteo nel comune campano scatterà solo a partire dalle ore 12, motivo per cui ha deciso di preservare il regolare svolgimento delle lezioni.
Gli studenti di Aversa si sono così rivoltati contro il sindaco, riempendolo di pesanti minacce e insulti sui social.
“Domani latino inizia a interrogare, chiudi sta scuola”, “Chiudi, ti accoltello”, “Voglio giocare a Fortnite, mocca sort”, e ancora tanti altri insulti e minacce ricevute sia in pubblico che attraverso messaggi privati.
Li ha pubblicati lo stesso Golia su Facebook, dove ha poi commentato con sdegno l’episodio.
“Questi sono solo alcuni delle centinaia di messaggi che sto ricevendo, pubblicamente e non, da due giorni, da parte di studenti dei nostri istituti scolastici. Oscuro i nomi (e potrei non farlo) perché mi interessa piuttosto sollevare e condividere il tema. Vi assicuro che sono giovanissimi e vi assicuro che ce ne sono di peggiori”, scrive il sindaco di Aversa per commentare le minacce degli studenti ricevute su Facebook.
“A questi ragazzi vorrei dire, con estrema serenità: se domani non volete andare a scuola, non ci andate. Non c’è bisogno di trovare un pretesto o una scusa. Non c’è bisogno di insultare e minacciare. La mia generazione non è lontana dalla vostra e posso dirvi che non c’erano allerte meteo e andavamo a scuola anche sotto il diluvio. Fatevelo raccontare. Domani, martedì, il bollettino della regione parla di allerta meteo dalle ore 12. Pertanto scuole aperte e naturalmente seguiremo l’andamento della situazione e le comunicazioni ufficiali”.
“Ma posso dirmi preoccupato per questi toni durissimi, volgari, privi di ogni forma di rispetto verso la persona e soprattutto verso l’Istituzione. Se ci si rivolge così a un Sindaco, mi chiedo, come ci si rivolgerà a un docente, a un coetaneo, a un adulto, al prossimo?”
“Spero che questo post sia di stimolo a riflettere tutti, ragazzi e soprattutto genitori. Perché l’esempio parte da noi adulti ed è nella famiglia che si impara l’educazione, il rispetto, il senso civico”, commenta il sindaco sconvolto a causa delle minacce ricevute per aver deciso di lasciare le scuole aperte.
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