Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    “La polizia ci ha schiacciati e travolti”, a TPI parla il sindacalista ferito con Fassina

    Immagine: frame da video dell'agenzia di stampa Dire

    Le testimonianze di alcuni sindacalisti presenti sotto la sede di Roma Metropolitane quando la polizia ha forzato il blocco dei lavoratori

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 2 Ott. 2019 alle 13:51 Aggiornato il 10 Gen. 2020 alle 20:20

    “La polizia ci ha schiacciati e travolti”, a TPI parla il sindacalista ferito con Fassina alla manifestazione a Roma

    “Stavamo manifestando pacificamente per difendere 152 posti di lavoro dei lavoratori di Roma metropolitane quando inspiegabilmente la polizia ha forzato il cordone. Io e Fassina, che eravamo in fondo, siamo rimasti schiacciati e siamo stati travolti da questa azione della polizia”. A raccontare a TPI la dinamica di quanto accaduto ieri, 1 ottobre 2019, sotto la sede di Roma metropolitane è Natale Di Cola, segretario della Cgil di Roma e del Lazio.

    Il sindacalista racconta che l’azione della polizia è avvenuta “per scortare all’interno un emissario del comune che doveva andare a liquidare la società”. Per questo, sostiene, “c’è anche una responsabilità del comune che ha voluto forzare la mano”.

    “Per fortuna me la sono cava con qualche contusione”, prosegue il sindacalista, “ma la paura è stata davvero tanta”.

    Anche Luigi Venturini, rsa della Cgil, era presente al momento dei fatti. “Avevamo comunicato sia all’azienda sia alla questura che avremmo presidiato il marciapiede davanti alla sede della società e che avremmo rappresentato in buona fede le nostre ragioni”, racconta a TPI. “Quando hanno provato a forzare il cordone, alcuni colleghi e rappresentanti sindacali e politici, tra cui Fassina, sono rimasti feriti. Cinque o sei persone però hanno scelto di tenersi le escoriazioni, senza andare in ospedale”.

    Polizia forza il blocco dei lavoratori di Roma Metropolitane: cosa succede adesso

    Oggi pomeriggio, alle 17, i lavoratori hanno lanciato un presidio in Campidoglio per esprimere solidarietà a lavoratori, sindacalisti ed esponenti politici picchiati sotto la sede di Roma Metropolitane. “Vogliamo lanciare uno sciopero generale delle partecipate a Roma e dire chiaramente al Comune che i lavoratori non si liquidano”, spiega Natale Di Cola. “Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la città è in declino, ma vogliamo sottolineare che c’è una parte buona che lotta per rivendicare i diritti dei lavoratori”.

    Domattina, alle 9, è previsto un incontro con il questore presso la Questura di Roma, durante il quale i lavoratori chiederanno un chiarimento sull’azione delle forze dell’ordine.

    “Non vogliamo in alcun modo una liquidazione come è stato paventato dall’amministrazione”, ribadisce Venturini. “Chiediamo dei chiarimenti, vogliamo capire chi ha dato l’ordine di quest’azione di forza. Non riusciamo a capire il motivo di questa dimostrazione di forza nei confronti di persone che erano sedute o in piedi a manifestare pacificamente”.

    Stefano Fassina ferito a Roma durante una protesta: ecco cosa è successo
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version