La scrittrice Elena Stancanelli, collaboratrice di diversi quotidiani italiani come Repubblica e Il Manifesto e da sempre molto impegnata nella divulgazione delle scuole, ha espresso su Twitter una critica nei confronti di Simone, il 15enne che si è opposto alle proteste di Torre Maura, a Roma.
Il ragazzino, infatti, ha trovato il coraggio di inserirsi nelle proteste dei cittadini del suo quartiere – fomentate dall’estrema destra – che hanno respinto l’arrivo a Torre Maura di 70 persone di etnia rom e sinti. E ha aperto una discussione con il leader di CasaPound, Mauro Antonini: “Non me sta bene che no. Io so’ de Torre Maura e non so’ d’accordo – ha detto il ragazzino – Si va sempre contro la minoranza, a me non sta bene”.
Tanti gli attestati di stima arrivati nei suoi confronti, tra cui i ringraziamenti della sindaca di Roma, Virginia Raggi. Ma sul web c’è stato spazio anche per le critiche, tra le quali quelle di Elena Stancanelli.
“Per carità, il pischello di Torre Maura, che gli vuoi dire, coraggioso… Ma che uno a quell’età non sappia parlare in italiano non vi fa impressione?”, ha twittato la scrittrice.
Subito, però, il suo post ha ricevuto diverse critiche. Alle quali lei non si è sottratta: “No, mi spiace. Sapere che a 15 anni i ragazzi non sanno mettere due parole in fila, anche quando pensano cose giuste, mi addolora. Per loro, perché il massimo a cui potranno aspirare è diventare “virali” per un quarto d’ora”, ha scritto Stancanelli.
“Mi fa più impressione lei e la sua spocchia. Occhio che il piedistallo sul quale si è posta è friabile”, scrive un’altra utente. E ancora la scrittrice: “Ma quale piedistallo, ma quale spocchia, cosa c’entro io? Non lo capite che quel ragazzo verrà schiacciato dal mondo se non trova parole vere, comprensibili fuori dal suo quartiere? La spocchia è di chi crede che l’ignoranza sia potente, gagliarda”.
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