Simon Gautier, chi era il turista francese scomparso in Cilento
Simon Gautier, il turista francese di 27 anni scomparso in Cilento, è stato ritrovato morto in un burrone nella serata del 18 agosto e gli inquirenti descrivono il corpo in “stato di decomposizione”.
Del giovane si era persa ogni traccia da quasi dieci giorni, precisamente da giovedì 8 agosto, quando era scomparso nel Golfo di Policastro.
Secondo le ultime ricostruzioni, il giovane turista, l’ultima notte di cui si hanno sue notizie, avrebbe dormito sulla spiaggia di Scario per poi incamminarsi lungo un sentiero. Le ricerche, tramite droni e cani, si sono concentrate sui crepacci della zona del comune di San Giovanni a Piro.
L’area in cui i soccorritori hanno cercato Gautier ricoprivano 143 chilometri quadrati. Il ragazzo avrebbe contattato il 118 il 9 agosto scorso e lanciato un appello: “Sto morendo di male, aiutatemi”, per chiedere aiuto.
Dalla Francia sono arrivati la madre e gli amici di Simon. “Voglio ritrovare mio figlio vivo”, ha dichiarato la madre.
Simon Gautier aveva 27 anni e viveva da due anni in Italia, a Roma, dove conduceva una ricerca per la sua tesi in storia dell’arte.
Lo studente era abituato a viaggiare solo ed era un ambientalista ed escursionista.
Un portale di notizie del Cilento ha pubblicato l’audio della chiamata di Simon Gautier al 118: il ragazzo parla bene l’italiano, con inconfondibile pronuncia francese, ma durante la telefonata non riesce a spiegare dove si trova. Riesce a parlare ma è confuso e non si ricorda esattamente da dov’è partito.
“Mi potete aiutare sono caduto mi sono rotto le due gambe, sono in un campeggio, stavo camminando e sono caduto”, dice Simon.
Quando la donna gli chiede da dov’è partito, all’inizio non riesce a rispondere:
“Sono solo, non ricordo da dove sono partito. Mi chiamo Simon Gautier”, esclama.
“Sono francese, sono caduto in un dirupo, sto morendo di male, c’era una salita, per piacere mi potete aiutare, sono partito stamattina da Policastro più o meno, volevo tornare verso Napoli quindi non lo so, all’inizio c’era un piccolo sentiero e mi sono perso”.
La telefonata si conclude con la voce della donna del 118 che consiglia a Simon di tenere il telefono acceso e libero e che gli comunica che avrebbe cercato di localizzarlo attraverso l’aiuto dei carabinieri.
Alcune immagini riprendono l’arrivo di Simon Gautier, l’8 agosto, alla stazione di Policastro Bussentino: il giovane indossa una canotta, uno zaino da escursione, capelli lunghi e pantaloncini corti.
Secondo il quotidiano di Napoli, il Mattino, il ragazzo potrebbe essere stato vittima di un branco di lupi. Nella zona ne erano stati immessi diversi esemplari per contrastare la riproduzione dei cinghiali.
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