“L’ho interrogata e ho scoperto che era assolutamente colpevole di quello che ha fatto, e cioè insegnare gli stessi valori su cui si fonda la nostra civiltà”: Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura del governo Meloni, ha incontrato nella giornata di ieri 10 aprile Marisa Francescangeli, insegnante sospesa con riduzione di stipendio dall’Ufficio scolastico regionale della Sardegna per aver fatto costruire un rosario in classe ai suoi alunni di terza elementare per poi far recitare loro alcune preghiere come il Padre Nostro e l’Ave Maria.
Pochi giorni fa il critico d’arte era intervenuto con un video sui social in difesa della donna, chiedendo al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara di revocare la sospensione e il “taglio” dello stipendio. Ad Orosei, in provincia di Oristano, Sgarbi ha poi incontrato Francescangeli: “Semplice, efficace, determinata. L’abuso è soltanto di chi ha stabilito sanzioni con accuse senza fondamento. Ogni contrapposizione tra laicismo e religione è contraddetta da Benedetto Croce cui l’insegnante si è ispirata”.
In merito al rosario che la docente ha fatto recitare ai bambini, “nessuno dimentica che l’ha introdotto in politica Matteo Salvini”, ha ricordato Sgarbi. La conversazione con l’insegnante “è stata anche trasmessa al ministro Valditara che ha evidentemente fin qui conosciuto soltanto una relazione parziale, che non restituisce la personalità della maestra”. Francescangeli è stata sospesa dal 27 marzo al 15 aprile: aveva chiesto “scusa” per la vicenda.